
Ravanelli a RBN: “Ho parlato con Conte e non so cosa gli riserverà il futuro, ma sono certo che la sua...
Ospite di “La Juve in Gol” su Radio BiancoNera, Fabrizio Ravanelli ha parlato di Mondiali e non solo, raccontando qualche retroscena sulla rimpatriata con molti dei suoi compagni della Juventus del ‘96, un paio di giorni fa a Viareggio: “Mi sto divertendo a guardare questi Mondiali, ci sono state delle belle sorprese ed alcune partite sono la dimostrazione che ci vuole sempre grande rispetto quando si affrontano gli avversari e che quando metti la squadra in campo questa deve avere sempre una logica. Veder perdere una squadra come la Germania, che ha creato tanto e finalizzato poco, ci fa capire quanto sia importante avere un vero attaccante”. A questo punto Ravanelli torna all’incontro avuto a Viareggio con tanti dei suoi ex compagni, una sorpresa organizzata per rivedere Marcello Lippi, tecnico di quella squadra: “La Juve del ‘96 fu una squadra micidiale, che ha dominato con determinazione e carattere e ha conquistato quella Champions lottando su ogni pallone, c’era anche un rapporto incredibile tra squadra e tifo. Ci siamo rivisti dopo tanto tempo, erano passati 25 anni da quella Champions League e ci siamo ritrovati per festeggiare il direttore e il nostro allenatore che ci portò a raggiungere traguardi incredibili”. Ravanelli ha anche scambiato qualche parola in merito al suo futuro con Antonio Conte: “Abbiamo parlato di situazioni calcistiche, e credo che ancora oggi non abbia deciso il proprio futuro, rispetto alla sua attuale esperienza mi ha detto che costruire una mentalità vincente in un club come il Tottenham non è affatto facile. Non so cosa passi nella sua testa e cosa potrà riservargli il futuro, ma per quello che percepisco, dentro di sé la sua juventinità è ancora viva e nessuno cancellerà mai quello che ha fatto nella Juve".







