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La pericolosità dei processi mediatici e l'importanza del popolo della JuventusTUTTO mercato WEB
mercoledì 7 dicembre 2022, 11:55Editoriale
di Vincenzo Marangio
per Bianconeranews.it

La pericolosità dei processi mediatici e l'importanza del popolo della Juventus

Altro giro, altra corsa, ma il film è di quelli già visti. Metti la Juventus al centro della scena e, all'improvviso, le regole deontologiche per i giornalisti non esistono più, i "tifosi" senza neanche informarsi partono con l'insulto verso tutto ciò che è bianconero, e i tifosi che si sono "informati" lo hanno fatto fidandosi di chi, in possesso di un tesserino, ha fatto una consapevole disinformazione, usando parole ad hoc, per insinuare e alludere cavalcando e alimentando il sentimento popolare. Risultato? Nasce un processo mediatico, impossibile da gestire, ma crea due fazioni: Juventus e juventini contro il resto del mondo. E il clima diventa talmente tanto avvelenato che anche gli imparziali hanno paura di esporsi per non ritrovarsi fagocitati da uno dei due schieramenti. Ed è pericoloso questo clima? Molto. E vi spiego il perché.

Il primo punto è legato a quanto un clima del genere possa, in qualche modo, condizionare il processo reale, quando e se ci sarà. Già, perché al momento, anche se non si direbbe, siamo ancora alla fase degli elementi di prova raccolti dall'accusa non c'è stato ancora un dibattimento nel contraddittorio, non c'è stato ancora un dibattimento processuale e, per l'appunto, un processo. Ma mediaticamente si, e questo ha la potenza di formare nella coscienza comune la sensazione di una colpa già certificata e da punire. E stando alla medioevale convinzione "vox populi, vox dei" più di qualcuno potrebbe essere indotto a cercare una colpa laddove, magari, non c'è. Altro aspetto non da sottovalutare è il clima infuocato che si sta creando ad hoc e che potrebbe ritrovarsi alla base di pericoli di ordine pubblico in gare, già delicate, come Napoli-Juventus in programma il prossimo 13 gennaio.

Cosa si può fare, allora, per mitigare o contrastare questo processo mediatico? Provare a fare la giusta informazione, consapevoli che la macchina del fango attivatasi farà di tutto per portare a dama le proprie tesi, per trasformarle in certezza nelle coscienze comuni, pronta poi a tornare nella retroguardia discreditando, eventualmente, l'assoluzione che potrebbe arrivare. Parlando di sentenza all' "italiana", anche se magari di tipologia "all'italiana" è tutto ciò a cui stiamo assistendo ora. Stiamo parlando di una difesa cieca? No. Di una controinformazione cieca? Assolutamente no.

Noi, e voi con noi, dobbiamo essere protagonisti di un'informazione coscienziosa e corretta. Siamo, come scritto poco fa, appena agli elementi di prova portati dall'accusa, non c'è stato ancora dibattimento e neanche processo. Atteniamoci a quello che realmente emerge, ad errori evidentemente commessi nella gestione degli ultimi anni dalla Juventus (questo emerge chiaramente dalle intercettazioni) ma gli errori non sempre si traducono necessariamente in azioni illegali e, se così fosse stato, allora con ogni probabilità ci sarebbero colpe amministrative che punirebbero la Juventus a livello penale e non sportivo, ma fino ad allora vige sempre la logica dell'innocenza fino a prova contraria. Ma tutto questo potrebbe anche non avvenire, perché le prove non sono colpe e gli errori non si traducono automaticamente in azioni illegali. Allora non lasciatevi travolgere e traviare dalla disinformazione di un processo mediatico volutamente colpevolista, siate bravi a dare credito alla giusta informazione e alle sentenze ufficiali perché prima di allora non esistono colpe, né colpevoli, né condanne.