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De Rensis a RBN: "Inchiesta Prisma? Il 27 marzo non succederà un fico secco. E il -15 verrà cancellato"TUTTO mercato WEB
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venerdì 24 marzo 2023, 14:07Esclusive
di Matteo Barile
per Bianconeranews.it

De Rensis a RBN: "Inchiesta Prisma? Il 27 marzo non succederà un fico secco. E il -15 verrà cancellato"

Questo fine settimana senza calcio di club è stata l'occasione ideale per poter approfondire temi, che caratterizzano la Giustizia Sportiva e che, di riflesso, riguardano la Juventus. Per soddisfare e informare la curiosità di noi addetti ai lavori e del popolo bianconero, "Ieri e Oggi" ha avuto il piacere di ospitare nei propri studi l'avvocato, Antonio De Rensis, il quale ha fatto luce sul ricorso, effettuato da parte della società juventina in merito all'inchiesta della plusvalenze fittizie e non solo. Ai microfoni di Radio Bianconera, il legale ha detto la sua sull'astensione di Santoriello, che non parteciperà alla prime udienza, valida per il caso "Prisma", schedulata per il 27 marzo. Occasione, che, a detta dello stesso De Rensis, non subirà scossoni improvvisi. Di seguito, riportiamo le sue parole:

L'ASTENSIONE DI SANTORIELLO - "L'astensione di Santoriello, forse, è legata alle notizie, che erano circolate tempo fa. Poi, magari, ci possono essere motivi personali. Stiamo parlando di supposizioni: è sempre difficile entrare nella mente delle altre persone, indipendentemente dai ruoli, che svolgono. Tuttavia, scopriremo il perché il pm si sia astenuto, perchè le astensioni devono essere comunque motivate. Si tratta di questioni di tempo. Un pubblico ministero è una parte, che, sbagliando, può anche avere simpatia o antipatia. Ma non è un giudice: quest'ultima figura deve essere asettico e super partes. Questi non deve avere pregiudizi e sentimenti nei confronti delle persone che deve giudicare".

PREVISIONI SULLA PRIMA INCHIESTA "PRISMA" - "Cosa succederà il 27 marzo? Non succederà un fico secco di decisivo, perchè dobbiamo capire se l'udienza potrà svolgersi regolarmente al netto delle notifiche. Ammesso che tutto sia andato regolarmente, essendo un'indagine enorme, che coinvolge numerose soggetti, non credo che l'inchiesta si chiuderà il 27. La decisione sull'inchiesta non avverrà lunedì, perchè il giudice non può arrivare alle udienze precostituito. Per cui, deve valutare tutto ciò che gli verrà detto e, per tale ragione, credo che ci vorrà del tempo. Il 27 marzo viene vista, per esperienza, come una data in cui non dobbiamo aspettarci gli dei. Sarà una tappa, ma non credo sarà l'ultima. Non succederà nulla nemmeno per gli imputati? I parametri, per cui un indagato non venga rinviato a giudizio in un procedimento così corposo, sono molto molto stringenti. È rarissimo che, in indagini di questo spessore, non ci si rimetta al vaglio molto più approfondito di un giudizio. Immagino che ci saranno da ascoltare decine di testimoni, perchè ci sono tante posizioni; quindi, il rinvio a giudizio lo vedo come un atto probabile: poi tutto dipende dalle predette posizioni, che non è detto seguano lo stesso percorso. Quindi, potrebbero esserci anche delle diversificazioni di percorso processuale".

NESSUNA PENALIZZAZIONE PER IL CASO "PRISMA" - "Penalizzazioni? Non ce ne saranno, in primis, perchè avrà un iter lunghissimo. Credo, invece, che la data importante per il club bianconero e per tutti coloro che amano questo sodalizio sia il 19 aprile, data dell'udienza del Collegio di Garanzia del CONI. Quella è una data che potrebbe riservare delle sorprese: io mi voglio sbilanciare: sarò smentito, ma, avendo letto le carte, io credo che si farà fatica a confermare la sentenza dei quindici punti di penalizzazione. Teniamo presente che il Collegio di Garanzia è un'organo collegato al CONI e non c'entra niente con la Federazione".

PREVISIONE SULLA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO SULLA CARTA COVISOC - "Cosa farà il Consiglio di Stato con la Carta Covisoc? È un atto inspiegabile quello che è stato fatto dalla FIGC sulla reticenza nella consegna di tale documento attraverso il provvedimento di sospensiva. È una decisione molto apprezzabile e condivisibile quella del TAR. Se Lei pensa che un pubblico ministero ha sei mesi o un anno, a volte anche di più, come tempo per svolgere un'indagine, chiude le stesse, ti manda un avviso di chiusura e ha venti giorni per visionare le carte, che, a volte, sono migliaia e migliaia. Dopodiché deve studiarle e farne delle memorie. La Juve ha diritto ad avere tutte le carte. Perchè si celano queste carte? Noi siamo abituati - e in questo paese siamo diventando i maestri - a una contrapposizione radicale per qualunque argomento affrontiamo. Con me contro di me. Invece, quando si parla di giustizia e non soltanto noi dovremmo lavorare per capire chi ha effettivamente ragione e chi ha effettivamente sbagliato. Bisognerebbe avere più interessi in comune, che corrispondono a quelli di appurare come si sono realmente svolti i fatti. E, invece, la Giustizia Sportiva ha dato dimostrazione, soprattutto in passato, che avvengono diversificazioni di posizioni assolutamente involontarie nei confronti di società e tesserati. Alcuni vengono trattati in modo più magnanimo e altre in maniera più severa: la Juventus, solitamente, lo riceve in maniera molto severa. Bisognerebbe agire con maggiore equilibrio".