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La difesa "ballerina" della Juventus perde solidità, ma rimane una delle migliori in EuropaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 26 marzo 2023, 17:27Primo piano
di Matteo Barile
per Bianconeranews.it

La difesa "ballerina" della Juventus perde solidità, ma rimane una delle migliori in Europa

L'avvio di Serie A nel 2023 sembrava aver fortificato il castello difensivo della Juventus, che aveva aperto l'anno solare con due vittorie di misura senza subire reti. Le affermazioni contro Cremonese e Udinese avevano allungato a otto le partite con la porta inviolata. I 666 minuti di imbattibilità di Szczęsny sono la diretta conseguenza di tale blindatura arretrata, che ha portato Madama a essere la seconda migliore roccaforte d'Europa. Queste erano le premesse d'avvicinamento alla partitissima contro il Napoli. Da quel nefasto venerdì, 13 gennaio 2023 le cose sono un po' cambiate. La cinquina, subita al Maradona, ha fatto crollare le certezze di una squadra, ritrovatasi proprio attraverso la copertura della propria porta e i numeri ne sono una perfetta riprova: il clan di Allegri ha preso ben quindici segnature al passivo in dieci partite. Questo peggioramento del rendimento della fase di contenimento è ben tangibile in un dato matematico inconfutabile. Se in diciassette delle diciannove gare schedulate per il girone d'andata di Serie A, la Vecchia Signora vantava la media di 0,411 marcature patite durante degli incontri nella massima divisione nazionale, quella creatasi dopo Napoli è una statistica numerica involutiva rispetto al precedente dato enunciato: la squadra di Allegri, infatti, è andata sopra media, assestandosi sul goal e mezzo preso a gara.

Il calcolo matematico è sotto gli occhi di tutti. Esattamente com'è ben visibile un ulteriore numero: la Juventus non occupa più il podio delle migliori difese d'Europa, considerando i campionati nazionali. Il secondo posto, con vista sul primato del Barcellona, si è trasformato in un ottavo posto in questa speciale graduatoria continentale con ventidue reti beccate, che, comunque, ci suggerisce due conclusioni: in primis, certamente, la Juventus è diventata una squadra più perforabile. La mazzata dei quindici punti di penalizzazione e l'improvvisa ricerca di equilibri tattici da ritrovare in campo hanno influito molto sulla crisi d'identità dei bianconeri, i quali, però, possono asserire un'altra conseguenza diretta: il riassestamento in fase di nuova definizione di queste ultime partite ha rimesso parzialmente in piedi il funzionamento dell'intero pacchetto. È vero che dalla contesa contro il Napoli si è verificato un tracollo. Tuttavia, va riconosciuto come gli juventini abbiano tamponato l'emorraggia di perforabilità: nelle ultime dieci uscite, infatti, il sodalizio di Corso Gallileo Ferraris ha sbarrato la strada agli attaccanti avversari in quattro occasioni; tre di queste hanno costituito un mini filotto e hanno neutralizzato rispettivamente e consecutivamente Salernitana, Fiorentina e Spezia. Un confronto casalingo e due esterni, che diventano tre, se si considera il brillante e contestato successo di domenica sera contro l'Inter. Partitissima da cui si deve ripartire con un obiettivo ben chiaro: tornare a essere un riferimento assoluto in Europa su come si difende.