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La Juventus programma il futuro: strategia o improvvisazione?TUTTO mercato WEB
giovedì 8 giugno 2023, 00:00Editoriale
di Andrea Di Lella
per Bianconeranews.it

La Juventus programma il futuro: strategia o improvvisazione?

La Juventus prova a programmare il proprio futuro. Con l’inizio della nuova stagione che inizierà con il ritiro il prossimo 10 luglio, ci sarebbero più o meno delle situazioni delineate. Ma è veramente così? E le decisioni prese sono frutto di strategie ponderate oppure la società/proprietà ha dovuto accettare/subire alcune decisioni e realtà già presenti?

SUPERLEGA - Ha fatto molto clamore il comunicato ufficiale di martedì nel quale la Juventus ha comunicato a Barcellona e Real Madrid di aver avviato i colloqui per una eventuale uscita dalla Superlega, progetto iniziato ufficialmente da aprile 2021. Il comunicato ha destato molte perplessità nei tifosi bianconeri.

A scanso di equivoci, credo che gli scenari possibili siano 3:

- una strategia della Juventus, fingendo un’eventuale - termine da non sottovalutare nell’analisi - rinuncia alla Superlega per avvicinarsi di facciata all’Uefa, pronta ad aspettare la sentenza della Corte di Giustizia Europea che si pronuncerà sul tema tra pochi mesi. In questo senso si spiega la velina fornita ai media spagnoli dalla A22 Sports, società promotrice del progetto, che annuncia battaglia contro l’Uefa sostenendo di avere delle prove inconfutabili del fatto che la Uefa abbia “minacciato” la Juventus di escluderla dalle competizioni europee;

- la proprietà si prepara a vendere/far entrare un socio di lingua araba, che sappiamo essere come posizione più vicino alla Uefa che alla Superlega;

- una guerra interna alla famiglia Elkann/Agnelli, con John che dopo le gestioni economiche degli ultimi anni, fa piazza pulita di tutte le iniziative del cugino Andrea.

Non ho la sfera di cristallo ma, anche dalle informazioni in mio possesso, propendo per la prima ipotesi, di una Juve che attende qualche mese la sentenza definitiva della Corte UE sul caso Superlega cercando momentaneamente la clemenza dell’Uefa. Dalla sentenza in poi, capiremo il futuro economico del club bianconero e calcio mondiale.

ALLEGRI - La conferma di Allegri, da parte dell'AD Scanavino, dal mio punto di vista è una decisione che comprendo poco. Detto che quando le cose non vanno bene è difficile che le colpe possano essere di una sola persona, dal proprio ritorno a Torino Allegri ha deluso profondamente, ha dato pochissimo al club, non si è aggiornato e ha avuto alcune frizioni con parte dello spogliatoio che non sono state appianate.

Anche in questo caso, la conferma del mister potrebbe sottintendere una strategia societaria: dopo le parole di Allegri nel post Udine, dove parlava apertamente di squadra non costruita per vincere - a luglio 2022 aveva detto che la Juve aveva l’obiettivo di vincere la Serie A - la conferma potrebbe dare delle potenziali pressioni ad Allegri per costringerlo a fare un passo indietro.

Come potrà ripresentarsi davanti ai tifosi dopo due anni fallimentari, dopo diversi giocatori scontenti e dopo queste parole?

Onestamente, nonostante le parole di Scanavino, non darei Allegri certo di restare al 100%. Non vedo i presupposti per poter rilanciare la Juve, così come non vedo la proprietà che non prende un nuovo allenatore perché non può/vuole spendere circa 10 milioni per l’ingaggio di un altro tecnico - dovendo pagare Allegri difficilmente sarebbe un top - con staff al seguito.

Capiremo a breve se le scelte della Juventus saranno definitive e se sapranno accontentare i tifosi che, al momento, sono furiosi…