
Palladino a DAZN: "Meritavamo il pareggio, i ragazzi sono stati bravissimi"
Raffaele Palladino ha parlato ai microfoni di DAZN al termine della partita persa contro la Juventus:
"Cosa è successo a fine partita? Non partirei dai minuti finali ma da una grande prestazione della squadra. Il gol finale è un gol fortuito, perché Gatti ha anche ciccato la palla. Dobbiamo essere orgogliosi di quanto dato stasera, ci avevamo messo cuore, anima, qualità tecniche e fisiche. Meritavamo anche il pareggio".
"Perchè il falso nove? Le scelte vengono in funzione a quanto vedo in settimana, non volevamo dare riferimenti alla Juve. Ciurria sa fare quel ruolo, poi la Juve si difendeva bassa e abbiamo sofferto solo da rimesse laterali e calci d’angolo. Nel secondo tempo i cambi han dato una sterzata, abbiamo cambiato anche sistema di gioco. Peccato perché ci credevamo fino alla fine, una volta raggiunto il pareggio era quasi fatta. Siamo stati leggeri nel perdere un duello difensivo e la Juve ci ha castigato".
"Valentin Carboni? Volevamo aprire le maglie della difesa della Juve, sapendo che loro si difendono bassi. Non riuscivamo ad entrare, però la squadra ha avuto pazienza. Loro sono molti strutturati, molto fisici, era difficile entrare. Valentin è entrato molto bene, ma tutti quelli che sono entrati".
"Contro le big? Quando affrontiamo le grandi squadre io vedo negli occhi dei calciatori, nell’atteggiamento, che loro se la vogliono giocare e questo fa parte della mentalità raggiunta. Oggi siamo usciti con rammarico contro la prima in classifica, dobbiamo esserne orgogliosi. Non voglio mai perdere, questa è la mia mentalità".
"Se la Juve può competere per lo Scudetto? Assolutamente sì, ma non lo dico per fare il ruffiano ma perché è costruita sempre per quello, ha una mentalità vincente. Quest’anno vedo una squadra in salute, che sa difendersi bene, molto più solida. Ha giocatori di qualità, ha ricambi e gioca una volta a settimana. Se la giocherà fino alla fine".
"Angolo da cui è nato il gol il Rabiot? Pessina dal campo mi ha detto che l’aveva toccata Vlahovic, che non era calcio d’angolo".







