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Lo sfogo di Koopmeiners che lo "avvicina" alla Juventus e Todibo che vola a Londra stanco di aspettare. Sono tutte normali dinamiche di mercato...TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 9 agosto 2024, 09:43Primo piano
di Vincenzo Marangio
per Bianconeranews.it

Lo sfogo di Koopmeiners che lo "avvicina" alla Juventus e Todibo che vola a Londra stanco di aspettare. Sono tutte normali dinamiche di mercato...

Il calciomercato è da sempre una giostra imprevedibile. Tralaciamo in questa analisi i mal di pancia dei tifosi che sono soltanto il contorno di vicende che riguardano soprattutto ciò che accade tra club, dirigenti, accordo tra giocatori e voli "dirottati". Le ultime storie di calciomercato che raccontano bene i meccanismi di questa "giostra" vedono come protagonista proprio la Juventus con una trattativa che sembrava al tramonto e invece si sta concretizzando (Koopmeiners) e una che sembrava chiusa ma che poi è fallita (Todibo).

LA FORZATURA LEGITTIMA DI KOOPMEINERS. Prima di andare ad analizzare la questione Koop-Juve, ricordiamo che parliamo di una delle dinamiche più frequenti del calciomercato, quella che vede protagonisti assoluti i giocatori e i rispettivi agenti che hanno il potere (purtroppo) di "pilotare" le decisioni e le volontà dei propri club di appartenenza. Succede quando si forza la scadenza di contratto per poi scegliere dove andare padroni del proprio cartellino e del proprio destino, e succede quando, pur vincolati in un contratto di lunga durata, si sceglie di rompere l'accordo per andare altrove, magari nella squadra dei sogni o semplicemente a guadagnare di più. Piaccia o non piaccia, nonostante il regolamento (rivedibile) impedisca ad un club  di trattare con un giocatore sotto contratto, è sempre successo e succederà sempre. Ma, come altrettanto frequentemente accade, se la dinamica in questione vede protagonista la Juventus allora si scatena il pandemonio e il club bianconero viene messo "sotto inchiesta". Ma mettiamo da parte questo aspetto e torinamo alla vicende. Che Koopmeiners flirti con la Juventus è chiaro da gennaio, da quando lo stesso giocatore annunciò sul proprio profilo instagram che davanti ad un'offerta importante di un grande club, lo stesso club orobico lo avrebbe lasciato libero. In gergo calciomercatistico si chiama gentleman gentlemen's agreement, un vero e proprio accordo tra gentiluomini. Un accordo che, però. da qualche parte è venuto meno. La Juventus era interessata fortemente a Koopmeiners, tanto da farlo capire all'Atalanta che però chiedeva 60 milioni. Ovviamente, altra dinamica chiara del calciomercato, l'offerta è massima e la proposta e minima, per venirsi incontro. Ma in questa storia l'unica a non venire incontro all'altro è stata proprio l'Atalanta che lanciava continui segnali attraverso il presidente Percassi "O 60 milioni o niente", "non un centesimo in meno", "il giocatore non è in vendita". Tutto legittimo, per carità, il giocatore è di proprietà dell'atalanta, ma il gentlemen's agreement che fine ha fatto? Ed è a questo punto, con una finale di Supercoppa Europea alle porte da giocare che si scatena il giocatore che, presentando legittimi certificati medici, sceglie di non allenarsi svelando, insieme al proprio allenatore Gasperini, il famoso segreto di Pulcinella "il giocatore vuole la Juventus e ritiene finito il suo ciclo qui". Si, ma non da oggi e non per pressione della Juventus, ma per la rabbia di un accordo tra gentiluomini saltato. Morale: Giuntoli andrà ad offrire 55 milioni (comprensivi di bonus) all'Atalanta, mai pagata nella storia della Serie A una cifra così alta per un centrocampista, quindi qual è il problema? Dov'è la truffa o il malcostume? E pensare che il Psg ha perso nientemeno che Mbappé a zero, ma (giustamente) non dice nulla nessuno. Come nessuno fiata sul fatto che Soulé aveva già "l'accordo" con la Roma, o Pavard con l'Inter o adesso Lukaku con il Napoli. Ma questa è un'altra storia, anzi, la solita...

ADIEU TODIBO. La vicenda Todibo racconta invece un'altra dinamica, stavolta dolorosa per la Juventus. Giocatore messo in vendita dal Nizza, la Juventus lo vuole a tutti i costi (quasi) forte, anche in questo caso, del gradimento del giocatore che, però, al tempo stesso è corteggiato da tanti club in primis dal West Ham che, come potenza di fuoco economica, è decisamente più facoltoso della Juventus. In questo caso Giuntoli prova a tirare un po' troppo la corda per arrivare ad un accordo il più possibile vantaggioso: la Juve non ha 40 milioni tutti e subito e allora pensa ad un prestito, ma siccome 40 milioni sembrano troppi al direttore dell'area sportiva bianconera allora si cerca di inserire bonus e pensare ad una forma di prestito con diritto e non obbligo di riscatto, tutto questo per permettersi di pagare e acquistare il giocatore solo se le cose dovessero andare bene. Nel frattempo che Giuntoli era impegnato in altre trattative, il West Ham ha tirato fuori l'offerta irrinunciabile per Nizza e giocatore: 40 milioni, quelli che servono e accordo fatto anche con il giocatore. Altra dinamica frequente che racconta un tentativo andato male da parte di un club (la Juventus) che, non avendo budget a disposizione, ha lavorato di strategia. E stavolta, ha perso.