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ESCLUSIVA TJ - Paolo Rossi (JTV): "Vittoria corretta, Ronaldo ha dimostrato di essere il più forte. Champions? Da tifoso è una ossessione. Sul nostro limite..."
giovedì 17 gennaio 2019, 16:10Primo piano
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Paolo Rossi (JTV): "Vittoria corretta, Ronaldo ha dimostrato di essere il più forte. Champions? Da tifoso è una ossessione. Sul nostro limite..."

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il collega di Juventus Tv, Paolo Rossi, per parlare della vittoria sul Milan - che è valsa la Supercoppa - e non solo:

Il day after del match contro il Milan è sicuramente positivo, ma quale è stata la tua opinione del match svolto dalla Juventus?

"Direi che è stata una vittoria corretta, dal punto di vista delle occasioni abbiamo costruito di più ed è normale perché la Juventus di quest'anno, in tutte le gare, produce più degli altri. E' stata una gara più difficile del previsto perché abbiamo trovato un Milan voglioso, attento e molto ordinato tatticamente, Gattuso è stato bravo a chiudere tutti gli spazi e abbiamo fatica a trovare l'imbucata centrale. Sulle fasce siamo andati bene ma non siamo riusciti a colpire come quando c'è Mandzukic che può sfruttare i cross. La sensazione è che la Juve, nel momento in cui ti prende per il collo, stringe la presa e non è casuale che il gol di Ronaldo sia preceduto da un'altra azione pericolosa".

La sensazione è che questa squadra non riesca ad uccidere del tutto la sua preda, perché ieri sull'1-0 - e come in altre occasioni - il risultato è stato in bilico fino all'ultimo nonostante il vantaggio numerico.

"Questo è un limite che ci portiamo dietro non da ieri, ci sono state partite in cui lo si è notato di più come accaduto con il Manchester. Per quanto riguarda il contesto italiano, la Juve può permettersi di restare in vantaggio per una rete a zero poiché la difesa riesce ad impedire le sortite offensive. Contro il Milan, ad esempio, l'unica azione pericolosa è avvenuta su un rimpallo. In Europa, invece, devi saper uccidere le partite e in questo caso bisogna fare un passo in avanti. Quando è in possesso la squadra gestisce bene e riesce a palleggiare, quando va in ripartenza e ha gli uomini giusti per chiudere l'azione spesso pecca di superficialità. Bisogna crescere, non c'è molto tempo e la sensazione è che con l'Atletico ci saranno due partite bloccate. Più che esser sprezzanti in avanti, conterà moltissimo la solidità per vedere se ci sarà ancora futuro in Europa".

Conterà avere Cristiano Ronaldo, il suo apporto quanto potrebbe essere fondamentale?

"Lo abbiamo capito in prima persona quanto può esser decisivo Ronaldo, lo ha dimostrato ancora una volta ieri ed è un giocatore di un altro pianeta. Ieri abbiamo visto ancora una volta il suo valore, non ha giocato la sua miglior partita ma nell'azione del gol ha dimostrato che cosa sa fare il più forte di tutti. Non sbaglia le partite importanti a differenza di altri calciatori che falliscono l'obiettivo, ha una concretezza pazzesca".

Se ti dicessi che tra i top troviamo Douglas Costa e Cancelo, sei d'accordo?

"Douglas e Cancelo hanno fatto bene nella prima parte di frazione, hanno dialogato molto bene e costruito buone trame offensive. Entrambi possono fare di più, specialmente il brasiliano in termini di presenza all'interno del match e di incisività, talvolta ho l'impressione che si accontenti di saltare un uomo per poi specchiarsi sulle sue grandi qualità. Mi riferisco alla ripartenza del primo tempo quando ha concluso il contropiede scaricando su Ronaldo e non su Dybala che era libero. Il portoghese non ha paragoni e può ancora migliorare, ma il mio migliore in campo è Chiellini che ha fatto una partita strepitosa come sta facendo quest'anno. Ha risposto colpo su colpo e non ha sbagliato nulla".

Mentre tra i flop ti cito Pjanic e Dybala. Che cosa ne pensi della loro partita?

"Pjanic molto bravo a verticalizzare nel primo tempo, ha poi fatto la giocata decisiva. Io penso che possa fornire almeno dieci assist a stagione, ma adesso credo sia giusto apprezzare quanto ha fatto ieri. Dybala ha fatto una circolazione di palla troppo lenta, non è riuscito ad entrare nella partita. E' ormai diventato un tuttocampista, le azioni migliori le ha giocate lontano dalla porta. In quell'azione citata in ripartenza potevano fare meglio un po' tutti per sfruttare al meglio un grande contropiede".

Ieri si era diffusa la voce di Mandzukic fermo ai box per tre mesi. Invece, per fortuna dei bianconeri, il croato tornerà a disposizione del gruppo già a fine mese.

"La fonte principale è lui, se fosse rimasto fuori per tanti mesi di certo non avrebbe scritto una tempistica differente. Quattro mesi senza di lui avrebbe significato un buco enorme, invece sia lui che Allegri hanno rassicurato i tifosi indicando un periodo ben preciso".

La Supercoppa è stato il primo dei quattro trofei che la Juventus ha a disposizione per vincere tutto. Tra di questi c'è la Champions League: questo trofeo viene visto come una ossessione?

"Innanzitutto distinguerei il pubblico dalla società, da tifoso è chiaro che è una ossessione e se non lo dicessi non sarei rispettoso della storia che abbiamo. Siamo arrivati recentemente vicini a questo trionfo dopo aver scalato montagne tortuose, questa squadra merita di ottenere una coppa per tutto quel che ha fatto. I sentimenti sono questi, abbiamo i nostri fantasmi, le nostre paure, le nostre preoccupazioni e cogliamo segnali negativi quando non ci sono. Allegri conosce bene questo aspetto e ne parla spesso, ci dice che l'ambiente bianconero lo vive come un ulteriore step da fare. Nelle due finali disputate abbiamo disputato i due giocatori più forti del mondo, provano a sminuirci ricordandoci le sconfitte ma nessuno ha fatto meglio di noi. Barcellona e Real Madrid erano di un altro pianeta proprio per la bravura dei loro giocatori e ora uno di loro è da noi, ecco perché abbiamo le aspettative giuste. Io sono con il mister: non siamo i favoriti, è un percorso a tappe e basta poco per uscire fuori".

La Champions in effetti è una competizione atipica dove spesso non vince il più forte.

"E' una competizione strana, hanno avuto la bravura di trovarsi sul pezzo al momento giusto. Ha vinto il Porto che non era la squadra migliore in quel momento, lo stesso posso dirlo del Chelsea di Di Matteo e aggiungerei anche l'Inter di Mourinho. I nerazzurri hanno vinto meritatamente ma è stato un exploit singolo, non ricordo poi semifinali e finali negli anni successivi. La nostra amarezza è data proprio da squadre come il Porto che, pur essendo meno blasonate di noi, hanno le stesse nostre Champions: bravi loro, un po' meno noi".

C'è un giocatore che vorresti vedere con la maglia bianconera?

"Per me la squadra sta bene così, ma sono molto curioso di vedere il processo di crescita di questi giocatori: il Douglas Costa visto nella seconda parte della scorsa stagione, perché se torna a quei livelli diventiamo una squadra difficilmente contenibile; un altro giocatore è Bentancur che, nella prima parte dell'anno, è salito di livello e non me lo aspettavo; il terzo è, a sorpresa, Cristiano Ronaldo poiché noi non abbiamo visto ancora tutto di lui. L'impatto che potrà avere nelle gare più importanti come quello dell'Atletico Madrid sarà un qualcosa di nuovo per tutti noi".

Si ringrazia Paolo Rossi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.