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tmw / juventus / Gli eroi bianconeri
Gli eroi in bianconero: Patrice EVRATUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 18 maggio 2019, 10:30Gli eroi bianconeri
di Stefano Bedeschi
per Tuttojuve.com

Gli eroi in bianconero: Patrice EVRA

Pionieri, capitani coraggiosi, protagonisti, meteore, delusioni; tutti i calciatori che hanno indossato la nostra gloriosa maglia

Patrice Evra è un nuovo calciatore del Marsiglia – si legge sulla pagina Facebook de “Lamagliadellajuve” del 27 gennaio 2017 – la società e gli ex compagni di squadra lo hanno salutato in queste ore anche attraverso i social (fra qualche anno, un tweet sostituirà definitivamente una stretta di mano: o no?). Arruolato da Madama per poco più di un milione di sterline nel luglio del 2014, Patrice parte piano per poi crescere di rendimento gara dopo gara.

Non è più quello dei migliori anni allo United, quando nel ruolo aveva pochissimi rivali al mondo, ma pur con pochi slanci è un elemento affidabile. Non perde occasione per manifestare il suo amore per la Juve, l’attaccamento ai colori bianconeri, l’apprezzamento verso il calcio italiano.

Sembra uno cresciuto nelle giovanili della Vecchia Signora. Allegri, durante la scorsa stagione, lo manda in campo spesso e volentieri nonostante la concorrenza del neoacquisto Alex Sandro. In coppia con Cuadrado, perché il tecnico bianconero non prevede due terzini di spinta contemporaneamente in campo. È fra quelli che, dopo la sconfitta con il Sassuolo, contribuiscono alla rinascita della squadra: rinascita tecnica, tattica, soprattutto psicologica.

A Monaco, contro il Bayern, la Juve esce dalla Champions League: a pochi secondi dal 90’, con i bianconeri in vantaggio per 2–1, Evra si trova fra i piedi un pallone che scotta: non rilancia, prova a gestirlo in proprio. I Bullen recuperano e vanno in goal, creando le basi per il passaggio del turno. La Juventus passa da una qualificazione storica a un’eliminazione bruciante. Al francese, quell’errore verrà puntualmente rinfacciato, ironizzando sulla sua eccessiva attenzione alla comunicazione. Quando vinci puoi tutto, quando perdi no: antico adagio.

L’ultima avventura di Patrice in maglia bianconera comincia in tono minore: Alex Sandro si ritaglia un posto da titolare fisso. L’eterno ragazzo di Dakar viene gettato nella mischia dal trainer livornese in Supercoppa, quando l’omologo brasiliano deve abbandonare il campo per infortunio. Il nostro vacilla, e Suso, al suo cospetto, diventa più grande di quello che è.

Dopo quell’incontro, qualcosa si rompe. Se non c’è Alex, stiamo a vedere se Asamoah si è finalmente svincolato dai guai fisici. E qualora il ghanese non riuscisse a giocare due partite consecutive di buon livello? Aspettiamo Mattiello, il ragazzo prima o poi dovrà interrompere la sua relazione con la malasorte.

Con la maglia della Juve, Patrice Evra ha collezionato ottantadue presenze condite da tre reti. Fra qualche anno, i sostenitori della Vecchia non ricorderanno il suo nome con un sorriso carico di nostalgia. L’impressione è questa.