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Moby Dick - La Juventus attende Sarri. È il più gradito al presidente Agnelli. E il tecnico vuole portarsi dietro un giocatore dal Chelsea
mercoledì 22 maggio 2019, 01:45Il punto
di Alvise Cagnazzo
per Tuttojuve.com

Moby Dick - La Juventus attende Sarri. È il più gradito al presidente Agnelli. E il tecnico vuole portarsi dietro un giocatore dal Chelsea

Alla Juventus l’ostentazione della serenità è un leitmotiv difficile da sradicare. Nessun dubbio, nessun inganno. La scelta di confondere le acque, sempre più torbide, è la manifestazione più alta del potere di controllo che è in grado di esercitare la società. Il nuovo allenatore è stato già scelto. È stato firmato un pre accordo, dal valore simbolico più alto di una stretta di mano. Un modo come un altro per millantare crediti in caso di promesse disattese, nulla più. 

Scegliere il dopo Allegri significa accettare di non poter ripetere quanto accaduto negli ultimi cinque anni. Undici trofei in cinque anni, comprese due finali di Champions League perse, sono inetuaglianili. Attestarsi sul profilo statistico di dieci successi in cinque anni sarebbe già cosa buona e giusta, come ironicamente sottolineato dal vice presidente Nedved. La nuova squadra avrà un profilo diverso, improntato sull’evoluzione del calcio e delle sue sfumature.

La Juventus ha il dono di firmare i tecnici. Conte, forse qualcuno lo ha dimenticato, fu ingaggiato dalla società dopo il disastro di Bergamo. Anche Allegri, pur già in grado di festeggiare un tricolore, era già considerato in fase calante, addirittura un sopravvalutato. Per la somma di questi ragionamenti, la Juventus avrebbe individuato nella figura tattica, tecnica e sportiva il nome di Sarri. Occorrerà valutare l’interesse del tecnico, anch’egli toscano, per comprendere il risultati di un dialogo iniziato a Marzo.

Amante del 4-3-3, fautore di un calcio fatto di dominio e possesso palla selvaggio, di pressing e calcio a due, massimo tre, tocchi, Sarri avrebbe incontrato il gradimento del presidente Agnelli. Stregato, fra gli altri, da Kantè. Il tuttocampista del Chelsea capace di percorrere una media di dieci - undici chilometri a partita. L’80% del globo è ricoperto di acqua, la restante parte e calcata dalla corsa dinoccolata del centrocampista tanto amato da Ranieri. In fondo, chi vivrà vedrà...