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tmw / juventus / L'Avversario
QUI VENEZIA - Molinaro: "Felice di affrontare la Juve, forse ora sono ancora più pericolosi"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 8 dicembre 2021, 15:30L'Avversario
di Alessandra Stefanelli
per Tuttojuve.com

QUI VENEZIA - Molinaro: "Felice di affrontare la Juve, forse ora sono ancora più pericolosi"

In conferenza stampa è intervenuto il difensore del Venezia Christian Molinaro, presentando la sfida contro la Juventus. Ecco le parole raccolte da TMW: “Rivedendo il nostro avvio di campionato abbiamo perso qualche punto, non solo col Verona ma anche in altre circostanze. Abbiamo diversi lividi, ma sono cose che ci devono servire per il futuro, per analizzare e lavorare su quei difetti che non ci permettono di portare a casa i tre punti, la nostra speranza è ora di bloccare diciamo quei lividi prima che emergano nel corso di una gara. Inutile dire che con la Juventus sarà una partita complicata, sono partite che, è banale dirlo, si preparano da sole. Il mister sicuramente ci preparerà al meglio perché è importante per noi aver l'input in vista di quello che può riservarci la gara”.

Sabato ci sarà la Juventus tua ex squadra:
"Sicuramente sono contento di affrontare o comunque di far parte della partita sabato, la mia carriera è stato un crescendo e una soddisfazione. Il calcio mi ha regalato quello che era il mio sogno da sempre, ogni domenica vedere il campo è sempre più emozionante e trovo sia cosa fondamentale per qualsiasi giocatore. E' una soddisfazione ulteriore poter giocare contro la Juventus in Serie A, mia ex squadra. Venivo dal Siena, ero un ragazzotto e ritrovarmi tra quei campioni mi ha aiutato tanto a crescere anche come uomo, capisci che per arrivare a certi livelli serve anche quello. Incontrerò tra l'altro un altro ragazzotto come Chiellini, quella sarà un'altra soddisfazione, abbiamo fatto diverse battaglie assieme".

Tra l'altro hai allungato forse la carriera di Chiellini visto che con il tuo arrivo sulla fascia lui è stato messo centrale. Ti aspettavi invece per il presente una Juve con queste difficoltà?
"Ranieri fece questo cambio tattico che a me aprì la strada per giocare due anni con continuità, mentre Giorgio aveva già dimostrato quello che valeva con Capello sulla fascia e poi è diventato uno dei difensori più forti del mondo giocando centralmente. Quello che ho imparato stando lì e la Juve ha fatto vedere è che è una società che ti trasmette il concetto del non mollare mai. Ci sono stati sicuramente cambiamenti di formazione e di uomini, c'è stato sicuramente anche per loro un periodo di adattamento, ma parliamo di una squadra con giocatori forti e determinanti in qualsiasi momento. La fase di adattamento ci può stare dopo aver vinto per nove anni di fila coppe e scudetti. Proprio nelle difficoltà però viene fuori la loro mentalità, è forse più pericolosa ora di quanto non lo fosse quando era dieci punti sopra la seconda in classifica".

Che ricordo hai della tua avventura alla Juve e di Ranieri?
"La cosa che saltava subito all'occhio era la mentalità, dovevamo scendere in campo per essere dominanti, era un lavoro settimanale maniacale, soprattutto dai giocatori più importanti per un'ora e mezza vedevi un lavoro a ritmi impressionanti, sempre con la voglia di vincere. C'era una determinazione feroce nel voler dominare qualunque momento dell'allenamento per poi trasferire la cosa in partita. Ranieri aveva già esperienze ad alti livelli quindi per lui era stato abbastanza semplice seguire quella mentalità. Devo anch'io tanto a lui, mi ha dato la possibilità di giocare e crescere, correggendo certe mie lacune dovute alla giovane età e conoscete bene lo spessore della persona".