A MENTE FREDDA - Fagioli, Yildiz e non solo: gli appunti di Montero per Motta

Si trattava di una gara di fine stagione, ma la Juve vittoriosa contro il Monza e quella di Bologna regala considerazioni interessanti: diversi gli appunti di Montero per Thiago Motta. In primis il tecnico venuto in soccorso dopo la separazione traumatica da Allegri, smentisce la leggenda secondo cui la squadra sia priva di personalità: “Ho la avuto la fortuna di conoscere grandi uomini che hanno voglia di lavorare e migliorarsi”. Parole di circostanza? Conoscendo Paolo potremmo dire di no. Inevitabile parlare dei singoli. Il rientro di Fagioli, fa gioire e allo stesso tempo alimenta rimpianti per non averlo avuto dall'inizio della stagione per i noti motivi. Su di lui ha pochi dubbi l'allenatore: “Nicolò è tornato molto bene, sa sempre come posizionarsi in campo e dare una mano alla squadra. Può diventare un pilastro della Juventus perchè ha la personalità per farlo Per fortuna é stato convocato da Spalletti". Il ct lo ha pre-convocato e dovrà pensarci bene prima di escluderlo dagli Europei.

Montero poi si sofferma su Yildiz, destinato a diventare un simbolo della Juve del futuro. In buona sostanza arriva l'approvazione del tecnico uruguaiano, con un accostamento impegnativo, ma allo stesso tempo significativo: “Kenan ha talento come Del Piero. Lui preferisce giocare partendo da sinistra, Alex invece giocava più centrale. Comunque per il giovane turco questo è un bel paragone”. Esagerato? Ce lo dirà il tempo. Ma la vera sorpresa si chiama Djalò, al suo esordio assoluto. Per lui una ventina di minuti. Si parla di possibile cessione, qualcuno lo ha già bollato come flop. Di parere opposto Montero: “È un giocatore velocissimo e in questi minuti ha dimostrato di poter giocare alla Juve, perché ha personalità e tanta velocità come richiede il calcio moderno". Thiago Motta sicuramente avrà visto la Juve e ha le sue idee, ma la “relazione” di Montero rappresenterà una certezza, non solo rispetto al discorso tecnico-tattico. Elemento indispensabile per chi indossa la maglia bianconera infatti è quello di carattere morale e umano. Su questo garantisce Paolo, l'uruguaiano che quando cammina a Torino gli sembra di essere a Montevideo.