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Commisso vuole vincere? Non venda alla Juventus e incominci a investire. Come fa Exor (che contesta)TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 10 settembre 2024, 00:10Il punto
di Andrea Losapio
per Tuttojuve.com

Commisso vuole vincere? Non venda alla Juventus e incominci a investire. Come fa Exor (che contesta)

Come interpretare le parole di Rocco Commisso alla Gazzetta dello Sport di qualche giorno fa? C'è stato il solito attacco al calcio italiano che spende troppo, con la Juventus su tutte che giocherebbe un altro campionato perché Exor ripiana 900 milioni dal dopo Ronaldo. Il contesto è reale ed è anche giusto rileggersi il perché non invidia le altre squadre che hanno vinto qualcosa nel corso degli anni (e lui no). 

“Certe vittorie sono arrivate grazie a situazioni debitorie assurde che hanno portato i club quasi alla bancarotta e poi nelle mani di Fondi per la mancata restituzione da parte delle proprietà dei prestiti ricevuti. E io mi chiedo ancora se chi ha vinto in certi anni poteva essere iscritto al campionato… Stavo per comprare il Milan, poi è finito a Mister Li e sapere come è finita. E Zhang? Non si sa più dov’è… Anche lui costretto a lasciare l’Inter, indebitata col Fondo Oaktree. Poi c’è il caso Juve, da Ronaldo in poi Exor in cinque anni ha dovuto mettere 900 milioni di euro per sistemare i bilanci nonostante i ricavi annuali fossero superiori a 450 milioni, più del triplo della Fiorentina".

Commisso non ha detto niente di sbagliato in questo. Ma la realtà è: Exor mette milioni nel calcio italiano e il sistema sta meglio, questo è indubitabile. Perché poi sono soldi che vanno, spesso, a finire nelle casse della stessa Fiorentina. Vlahovic, Chiesa e Nico Gonzalez. Lui la giustifica così.

“Beh se è l’unica squadra che si fa avanti con i soldi, che devo fare… (ride, ndr) Abbiamo fatto un grande affare con Vlahovic, il più importante nei miei cinque anni. E guardi Chiesa: ho letto che è andato al Liverpool per 12 milioni. Noi lo abbiamo venduto per quasi 60… Chi ha fatto l’affare? Gli altri o Rocco?”.

Anche qui è indubitabile ciò che dice Commisso. In entrambi i casi probabilmente è stato Commisso a fare l'affare. Poi però ci sono le questioni di opportunità: perché sputare nel piatto dove mangi quando non riesci ad aumentare le entrate del tuo club?

È un modo di difendersi, di spostare l'attenzione. Perché poi dice lui stesso di avere speso 430 milioni in cinque anni - inserendo però anche i costi di acquisto del club e di costruzione del Viola Park - ma senza le cessioni alla Juventus avrebbe un rosso pressoché costante. Dunque è evidente che Exor mette soldi e, di fatto, dà risorse non solo alla Juventus (anche se per larga parte) ma anche ai club della Serie A. Il discorso di Commisso sarebbe coerente se avesse venduto Vlahovic al Bayern Monaco. Oppure Chiesa al Liverpool. Oppure ancora Nico Gonzalez al Brentford. Offerte che erano sul piatto ma che poi, in un modo o nell'altro, non vanno a dama.

Quindi, insomma, la colpa è della Juventus se la Fiorentina fa affari e guadagna. Suonerebbe come un autogol, per la questione di opportunità di cui sopra. Però il calcio è un circolo chiuso in cui ci sono venti squadre in A, con quattro o cinque che possono acquistare da te Fiorentina, mentre una o due dalla Juventus.

La verità è una sola: finché non ci sarà un vero fair play finanziario all'interno della nostra Serie A, ecco che Commisso avrà ragione. Ma quando ci sarà davvero, poi la Juventus (o l'Inter, o il Milan, forse anche il Napoli) continuerà a vincere e la Fiorentina no, perché i ricavi saranno sempre maggiori. E andare due volte in Champions League, come l'Atalanta, ti fa entrare in una dimensione diversa. C'è solo un modo di farlo, però, ed è quello di investire. Se ci fosse un fair play finanziario la Fiorentina non potrebbe nemmeno farlo, in uno stato ipotetico. Sarebbe ancora peggio, i ricchi sarebbero sempre più ricchi e le distanze sempre più grandi. Commisso vuole vincere e arrivare in Champions? Bene, incominci a investire (e non sul Viola Park, che è un asset della sua società per quanto - e se - cederà, non certo per migliorare la squadra) e non venda alla Juventus.