
ESCLUSIVA TJ - Tabti (Ag. De Brul): "Può diventare pilastro U20, Next Gen e prima squadra percorsi logici e significativi. Somiglianze con Kompany, lo volevano Inter e Genoa..."
Già conosciuto come uno dei migliori prospetti della sua generazione, Maxime De Brul si candida a diventare un difensore molto importante nello scacchiere tattico di mister Padoin. La nostra redazione ha contattato, in esclusiva, l'agente della Tabti Consultancy Group, Yacine Tabti, per parlare approfonditamente del giovanissimo talento belga e non solo:
Qualche giorno fa, per chi non lo sapesse, De Brul è andato a segno nell'amichevole contro il Losanna terminata in parità. La sensazione è che possa diventare un pilastro per la nuova U20, o sbaglio?
"Assolutamente sì, Maxime è un giocatore con un potenziale enorme e, soprattutto, ha un'eccezionale capacità di adattarsi rapidamente alle esigenze di un club molto importante come la Juventus. Sta crescendo partita dopo partita e sta iniziando naturalmente a imporsi come una presenza importante all'interno della squadra".
Come descriveresti il suo impatto alla Juventus da gennaio a oggi? Come sta andando la sua esperienza a Torino?
"Si è integrato perfettamente, sia dentro che fuori dal campo. Sta crescendo in un ambiente altamente strutturato, circondato da professionisti di alto livello, che gli permette di crescere nelle condizioni ideali. Da gennaio, ha costantemente soddisfatto le aspettative e sta salendo ogni gradino con calma e costanza".
Qual è il tuo obiettivo per questa stagione?
"L'obiettivo principale è garantire che i tempi del suo sviluppo vengano rispettati. Non si tratta di affrettare le cose, ma non dobbiamo nemmeno perdere le occasioni chiave quando il giocatore è pronto. Maxime sta crescendo in maniera molto costante, vive sfide ogni giorno ed è lì che si sta pienamente sviluppando. Per noi deve continuare a crescere, sempre in base a ciò che dimostra in campo. L'età è un fattore, ma la realtà è la prestazione".
Next Gen e poi la prima squadra, sarà questo il percorso di Maxime?
"È un percorso logico e significativo. La Juventus ha una struttura di sviluppo importante e Maxime è in buone mani. È giovane, ma anche molto maturo nel suo approccio".
Parlando di difensori belgi, sogna di diventare il prossimo Vincent Kompany o le sue caratteristiche sono diverse?
"È ovviamente lusinghiero come accostamento. Ci sono somiglianze nella presenza fisica, nella disciplina difensiva e nella leadership, ma Maxime sta plasmando il suo stile. Sta costruendo la sua identità in campo e credo che possa rappresentare un nuovo tipo di difensore moderno. Non copia nessuno. Impara, osserva e progredisce con la sua bussola".
Puoi raccontarci come si sono svolte le trattative con la Juventus e come ti hanno convinto ad accettare l'offerta?
"E' stata tutto gestito in maniera molto professionale, con grande rispetto reciproco durante tutte le discussioni. La Juventus è stata chiara, strutturata e onesta dall'inizio alla fine. Questo ha giocato un ruolo chiave nella nostra decisione, poiché cercavamo un ambiente serio che potesse supportare lo sviluppo sportivo a lungo termine di Maxime".
C'erano altri club italiani interessati a Maxime? Se sì, quali?
"Sì, in particolare Inter e Genoa, che hanno entrambe fatto proposte convincenti. Non è stata una scelta facile, dato che diversi progetti erano allettanti. Ma alla fine si è trattato dei dettagli: la visione, l'approccio e la stabilità del progetto presentato dalla Juventus".
Ultima domanda, potrebbe essere possibile un nuovo accordo con la Juventus per uno dei tuoi giocatori, visto l'esempio di Maxime?
"Perché no? Il nostro rapporto con la Juventus è sano e condividiamo una visione comune quando si tratta di far crescere i giovani giocatori. Se un altro profilo corrisponde a ciò che stanno cercando, siamo sempre aperti a collaborare di nuovo".
Si ringrazia Yacine Tabti per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.








