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ESCLUSIVA TJ - Birindelli sulla Juve: "Sta ritrovando la sua peculiarità con il carattere di Tudor, Yildiz può essere un riferimento come Del Piero. Inter? Su quel rigore del '98..."TUTTO mercato WEB
Oggi alle 13:00Primo piano
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Birindelli sulla Juve: "Sta ritrovando la sua peculiarità con il carattere di Tudor, Yildiz può essere un riferimento come Del Piero. Inter? Su quel rigore del '98..."

"E' stata una bella vittoria a Sassari, ci voleva per l'entusiasmo e per la fiducia. Un po' di autostima in più fa sempre bene". Pensieri e parole di Alessandro Birindelli, tecnico della Pianese e indimenticato ex calciatore bianconero, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha analizzato gli ultimi avvicendamenti in casa Juve e non solo:

Che cosa ti ha spinto ad accettare questa nuova avventura?

"Mi ha convinto il progetto, l'obiettivo è quello di far crescere i giovani e di raggiungere la salvezza il prima possibile. Poi quello che accadrà dopo lo valuteremo al momento. E' già un orgoglio essere in Serie C, la storica qualificazione ai play-off dello scorso anno dimostra la bravura di tutti coloro che lavorano per questo club. Non dimentichiamoci che questo è un paesino di sole 2500 anime".

Come ti stai trovando in questi primi mesi?

"Molto bene, c'è il passaggio dal calcio giovanile ad una prima squadra per via delle gestioni e dei rapporti differenti. Quel che cambia sono le emozioni vissute, ovviamente diverse rispetto a quando giocavo. Ci sono più responsabilità".

Sarà affascinante sfidare la Juventus Next Gen, visto che siete nello stesso girone.

"La Juve è una squadra giovane ma già forte, con elementi importanti e di grande prospettiva. Sia loro che l'Atalanta U23 sono rose ricche di talento, per me continueranno a fare bene".

Come inquadriamo la prima squadra della Juventus, invece?

"La sto vedendo come nelle ultime uscite della scorsa stagione, solida e molto compatta. Mi sembra abbia acquisito il carattere del suo allenatore, nei ragazzi c'è più determinazione e autostima. C'è voglia di vincere e di ottenere il risultato a tutti i costi, questa è sempre stata una peculiarità della Juventus e sono contento ci sia nuovamente questo accanimento".

Due battute sul mercato?

"Il mercato è stato studiato bene dalle parti in causa, con la logica degli incastri che erano legate alle situazioni in uscita. Hanno fatto bene a mantenere questa struttura, gli inserimenti sono stati mirati e alla lunga si dimostreranno positivi per quelle che sono le dinamiche di squadra".

Da chi sei più incuriosito dei nuovi arrivi?

"Più che del singolo, sono incuriosito sul come riusciranno ad integrarsi con i nuovi compagni. David, Joao Mario, Zhegrova, Openda sono tutti bravi individualmente, però arrivano da campionati differenti e la maglia della Juventus mette addosso sempre molta pressione. Dobbiamo capire come reagiranno a tutto ciò, ma sono ragazzi di esperienza e qualità".

Juve-Inter arriva di settembre in questa stagione. Che sfida sarà?

"Il derby d'Italia catalizza sempre le attenzioni di tutto il mondo, c'è grande attesa per questa partita in ogni periodo dell'anno. Quest'anno anche l'Inter ha cambiato qualcosina, in primis l'allenatore, a livello tattico, mentre la Juventus si è sistemata. Sarò curioso di vederla, mi aspetto una sfida combattuta come al solito".

Ci sarebbero più titoli dei giornali nell'esaltare la vittoria della Juve o l'eventuale battuta d'arresto dell'Inter?

"Farebbe più discutere la sconfitta dell'Inter, perché è la squadra dell'anno scorso più il mercato estivo ed è reduce da due finali di Champions negli ultimi tre anni. Un'eventuale vittoria Juve andrebbe a rafforzare le idee nei calciatori, nello staff e nella dirigenza".

L'eventuale successo della Juve la renderebbe una seria candidata per lo scudetto?

"Se dovesse mantenere questa solidità, perché no? La Juve, ogni anno, nasce per competere per lo scudetto. Solo per il nome, la metto nella lista di quelle che si giocheranno il titolo fino all'ultima giornata".

Chi ci dobbiasonomo aspettare come protagonista?

"Mi aspetto un grande match da Kenan Yildiz. Poi la società mi sembra abbia fatto una scelta netta, lo reputa un giocatore di prima fascia e lui lo sta dimostrando. Dopo diversi anni, questo può essere la stagione della consacrazione".

I paragoni sono sempre scomodi, ma Yildiz può davvero ripetere quanto fatto da Alex Del Piero?

"Sì, Yildiz può essere un riferimento come Del Piero lo è stato nella mia epoca".

Tornando al match, quale Juve-Inter ricordi con più piacere di quelli che hai giocato con la maglia bianconera?

"No, ma tutte le volte mi ricordano quello del 97/98 con il famoso rigore molto contestato e non assegnato a Ronaldo. Quella partita fu abbastanza concitata, poi per il resto furono dei derby d'Italia bellissimi e molto leali da entrambe le parti. In quegl'anni c'erano davvero dei grandi campioni da un lato e dall'altro, ognuno poteva vincere".

Ti sorprende ancora che quello Juve-Inter viene ricordato più per quel rigore accennato che per la partita in se?

"Sì, ormai sono passati quasi trent'anni. La partita fu abbastanza equilibrata, poi quell'episodio non è che potesse cambiare il destino di un campionato con ancora quattro partite da giocare compresa quella. Prendiamoci il bello dello sport, penso che ormai queste cose bisognerebbe lasciarle da parte e parlare di altro".

Si ringrazia Alessandro Birindelli e l'ufficio stampa della Pianese, nella persona di Jacopo Fanetti, per la cortesia  e la disponibilità in occasione di questa intervista.