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5 e 5 – Chiesa alla Juve, pro e contro di un clamoroso ritorno di fiamma
Oggi alle 17:30Primo piano
di Marco Spadavecchia
per Tuttojuve.com

5 e 5 – Chiesa alla Juve, pro e contro di un clamoroso ritorno di fiamma

Cinque segni più e cinque segni meno. Cinque punti di forza e cinque punti di debolezza: pro e contro di un possibile ritorno di fiamma, quello tra Federico Chiesa e la Juventus. Il figlio d'arte potrebbe tornare a Torino, dal Liverpool, in prestito con l'obiettivo di riscattarsi e tornare in Nazionale.

I PRO DI UN RITORNO DI CHIESA : I SEGNI POSITIVI

1 – Talento ed esperienza internazionale: Chiesa è un campione d'Europa e ha già messo alla prova le sue doti tecniche in contesti di alto livello, in Italia e in Europa. Nazionale, partite di Champions e competizioni europee sono stati il suo pane quotidiano e il ragazzo sa gestire i momenti chiave in mezzo al campo.
2 – Conosce bene l'ambiente: Federico è stato alla Juventus per quattro stagioni e sa cosa significhi indossare quella maglia. Conosce la storia del club, la città e le pressioni dell'ambiente. Insomma, è un giocatore rodato in bianconero.
3 – Chiesa è nel pieno della maturità sportiva e ha voglia di riscattarsi per tornare in azzurro. Il giocatore ha 28 anni, ha consapevolezza piena nei propri mezzi e potrebbe trovare la condizione ideale e le motivazioni giuste per tornare al top e in Nazionale.
4 – Operazione vantaggiosa: un prestito con diritto di riscatto dal Liverpool, dove il calciatore fa fatica a trovare spazio con il tecnico Slot, potrebbe rappresentare un affare a basso rischio per la Juve.
5 – Sostituto o partner di Yildiz: la duttilità tattica di Chiesa può essere un valore aggiunto. Il figlio d'arte potrebbe affiancare il turco, sulla destra, ma anche farlo rifiatare, passando sulla zona opposta del fronte offensivo, e giocare all'occorenza come seconda punta rinforzando il reparto d'attacco in attesa del rientro di Vlahovic.

I CONTRO DI UN RITORNO DI CHIESA : I SEGNI NEGATIVI

1 – Separazione, l'addio con la Juventus non fu limpido: Motta lo lasciò fuori dal primo giorno di ritiro e la dirigenza lo mise perentoriamente sul mercato.
2 – Chiesa potrebbe aver già dato il meglio: il punto più alto della carriera del classe 1997 è l'Europeo vinto da protagonista. Il grave infortunio è stato un spartiacque nella carriera di Chiesa. E restano i dubbi sul fatto che il ragazzo possa avere messo alle spalle il cosiddetto prime.
3 – Ibrido tattico: croce e delizia, Chiesa può essere un jolly d'attacco, ma anche non adattarsi perfettamente al gioco di Spalletti, se non gli venisse affidato un ruolo chiaro in mezzo al campo. Da sempre, il giocatore è considerato sia un esterno offensivo, sia un giocatore a tutta fascia, capace di giocare anche come attaccante esterno o seconda punta.  
4 – Storico di infortuni: dal grave incidente al crociato del 2022, il ragazzo ha alternato diversi acciacchi fisici non recuperando mai davvero la condizione psicofisica migliore.
5 – Minestra riscaldata: i ritorni di fiamma raramente funzionano, alla Juventus in pochissimi casi e quasi sempre con risultati al di sotto del passato.