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Fiorentina, Venuti: "Spero che Vlahovic resti ma è giusto che insegua i propri sogni"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 15 aprile 2021, 18:15Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Fiorentina, Venuti: "Spero che Vlahovic resti ma è giusto che insegua i propri sogni"

Il difensore della Fiorentina, Lorenzo Venuti, ha parlato a Radio Toscana in vista delle ultime otto giornate di campionato, con i viola a caccia della salvezza: "Giocare per la Fiorentina? Per me che sono nato vicino a Firenze è un insieme di emozioni che sento dentro di me e sulla pelle. Quando ho fatto l’esordio al Franchi contro il Napoli, nel momento in cui lo speaker annunciò il mio nome e tutto lo stadio in coro disse il mio cognome, a oggi ancora faccio fatica a descrivere a parole cosa ho provato: è stato il raggiungimento di un sogno. Da piccolo guardavo la Fiorentina in televisione".

Avete paura della retrocessione?
"Il desiderio di salvarsi è altissimo. La paura deve essere una spinta positiva, perché se non hai un po’ di paura di qualcosa non hai neanche il coraggio di affrontarlo e per raggiungere l’obiettivo salvezza ci vuole coraggio. Tutti sappiamo dove vogliamo arrivare e stiamo lavorando, come da tutto l’anno, per raggiungerla il primo possibile".

Com'era il rapporto della squadra con Prandelli?
"Il fatto che quasi nessuno lo abbia salutato attraverso i social lascia un po’ il tempo che trova: il suo addio è stata una doccia fredda per tutti, non ce lo aspettavamo, siamo rimasti un po’ spiazzati e la reazione della squadra è stata quella di compattarsi, perché abbiamo capito che qualcosa non andava e c’era da dare di più. Prandelli mi ha fatto giocare con continuità, che è quello che serve per un ragazzo che vuole crescere, quindi posso solo ringraziarlo".

Se vedesse questa squadra dalla Curva Fiesole cosa penserebbe?
"Innanzitutto spero un domani di essere ancora in campo e non in curva (ride ndr), ma a parte le battute posso onestamente rispondere che la squadra ce la sta mettendo tutta. Si possono fare tante critiche a questa squadra: a livello tecnico, a livello tattico, ma non dal punto di vista dell’impegno. Prendo ad esempio la gara col Torino, dove in 9 siamo riusciti a portare a casa un pareggio, con il Genoa in 10 ugualmente abbiamo strappato un punto: una squadra che non ce la mette tutta queste partite le perde. Poi abbiamo perso delle gare per degli errori evitabili, però l’atteggiamento e la voglia non sono mai mancati".


Come valuta la crescita di Vlahovic?
"È migliorato tanto, parlano i numeri per lui. Ognuno ha degli obiettivi personali, dei traguardi da raggiungere e tante volte i calciatori fanno scelte in base a questo. Io mi auguro con tutto il cuore che Dusan possa rimanere, ma allo stesso tempo vi dico che è giusto che un calciatore insegua i propri sogni e faccia quello che si sente di fare per il bene suo e degli altri. Dusan è un professionista esemplare, il classico che non molla mai, si allena anche fuori dagli orari delle sedute e quello che si vede in campo non è altro che il risultato di tutto l’impegno che ci sta mettendo".

Come va con Iachini?
"La sua forza è preparare nei minimi dettagli ogni situazione e limitare i pregi degli avversari. Purtroppo le cose non vanno sempre come vorresti, altrimenti saremmo campioni d’Italia tutti gli anni".

Che ricordo ha di Juventus-Fiorentina?
"Quell’immagine dove ci sono io che esulto e Cristiano Ronaldo col volto un po’ mesto mi rende molto orgoglioso, perché penso che molti fiorentini ci si possano immedesimare".

Cosa le piace di Firenze?
"Io Firenze la gioco con qualsiasi altra città del mondo, al di là del fatto che sia di qui e che ci abiti. È una città vivibilissima, stupenda dal punto di vista artistico e dove le persone ti fanno stare bene".