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Le pagelle della Juventus - Dybala non basta, Morata è ancora un fantasma
JUVENTUS-SASSUOLO 1-2
(77' McKennie; 44' Frattesi, 90'+3 Lopez)
Perin 6 - Nel primo tempo, un volo plastico per dire no a Berardi e un gol subito su cui non ha colpe. Nel secondo, un brivido su Raspadori e quel tocco su Lopez che non basta a salvare il mercoledì.
Danilo 6 - Poche ansie difensive, qualche sortita offensiva. La solita e solida garanzia: è difficile che uno come lui tradisca. Sparacchia male una palla invitante dal limite, ma non è il suo. (Dall'80 Kulusevski 5,5 Ha pochi minuti, ma se vuole prendersi davvero la Juve queste partite le deve spaccare).
Bonucci 6 - 400 candeline in A, ha subito la palla per esultare ma la manda fuori. Dietro fatica sulle imbucate avversarie, ma regge fino alla dormita collettiva finale.
De Ligt 5,5 - Frattesi gli sfreccia accanto e segna. Alcune belle chiusure, rispetto a Chiellini è ancora altra musica.
De Sciglio s.v. Il tempo di un tiro-cross con precedenti illustri e un duro contrasto. Esce molto presto, quasi in lacrime. (Dal 13' Alex Sandro 5 - Entra a freddo e nel duello con Berardi paga subito dazio. Sale di rendimento, non arriva alla sufficienza).
Chiesa 5,5 - Si accende ma non infuoca la partita. Sgroppa e sgasa, non fa male. Le alchimie sono da trovare, ma forse una serata storta può semplicemente capitare.
McKennie 6 - Quando s'allarga sulla destra punge, le combinazioni con Chiesa sono felici e indice di un feeling che la Juve può sfruttare. Il terzo tempo è perfetto, non solo per il basket.
Locatelli 5,5 - Al cospetto del suo passato, non tradisce l'emozione ma la fatica nel far girare una squadra che non ne vuole sapere. Meglio con alcuni lanci lunghi non sfruttati dai compagni che nella continuità. In Emilia sanno che può fare più di così. (Dall'80' Arthur s.v.).
Rabiot 5 - Avvio in sordina, col passare dei minuti entra in misura maggiore nel gioco rendendosi persino pericoloso. Frattesi parte dalla sua zona di campo, resta negli spogliatoi all'intervallo. (Dal 46' Cuadrado 6 - Non c'è un turno di riposo, per la copertina di Linus di Allegri. Sfiora il gol del pari, alza la qualità della squadra).
Dybala 6,5 - Se prendessimo il talento degli altri ventuno in campo e lo sommassimo, probabilmente non s'arriverebbe alla bellezza di un suo tocco. Nella continuità, s'accende a intermittenza ma illumina. Il palo gli dice di no, la testa di McKennie di sì. La Juve non può farne a meno.
Morata 4,5 - Alla prestazione incolore contro l'Inter ne fa seguire un'altra. Parte benino, anche se spesso in fuorigioco: sembra una serata di quelle buone, si perde strada facendo. (Dal 63' Kaio Jorge 6 - Bell'impatto, troppe volte in fuorigioco. Può rubare il posto al signore qui sopra).
Allegri 5 - Era da vincere, l'ha persa. Prima della tattica e delle scelte, questa Juve continua a non sembrare una squadra. Problemi profondi e radicati, che deve risolvere. Intanto, seconda sconfitta casalinga in questo campionato.
(77' McKennie; 44' Frattesi, 90'+3 Lopez)
Perin 6 - Nel primo tempo, un volo plastico per dire no a Berardi e un gol subito su cui non ha colpe. Nel secondo, un brivido su Raspadori e quel tocco su Lopez che non basta a salvare il mercoledì.
Danilo 6 - Poche ansie difensive, qualche sortita offensiva. La solita e solida garanzia: è difficile che uno come lui tradisca. Sparacchia male una palla invitante dal limite, ma non è il suo. (Dall'80 Kulusevski 5,5 Ha pochi minuti, ma se vuole prendersi davvero la Juve queste partite le deve spaccare).
Bonucci 6 - 400 candeline in A, ha subito la palla per esultare ma la manda fuori. Dietro fatica sulle imbucate avversarie, ma regge fino alla dormita collettiva finale.
De Ligt 5,5 - Frattesi gli sfreccia accanto e segna. Alcune belle chiusure, rispetto a Chiellini è ancora altra musica.
De Sciglio s.v. Il tempo di un tiro-cross con precedenti illustri e un duro contrasto. Esce molto presto, quasi in lacrime. (Dal 13' Alex Sandro 5 - Entra a freddo e nel duello con Berardi paga subito dazio. Sale di rendimento, non arriva alla sufficienza).
Chiesa 5,5 - Si accende ma non infuoca la partita. Sgroppa e sgasa, non fa male. Le alchimie sono da trovare, ma forse una serata storta può semplicemente capitare.
McKennie 6 - Quando s'allarga sulla destra punge, le combinazioni con Chiesa sono felici e indice di un feeling che la Juve può sfruttare. Il terzo tempo è perfetto, non solo per il basket.
Locatelli 5,5 - Al cospetto del suo passato, non tradisce l'emozione ma la fatica nel far girare una squadra che non ne vuole sapere. Meglio con alcuni lanci lunghi non sfruttati dai compagni che nella continuità. In Emilia sanno che può fare più di così. (Dall'80' Arthur s.v.).
Rabiot 5 - Avvio in sordina, col passare dei minuti entra in misura maggiore nel gioco rendendosi persino pericoloso. Frattesi parte dalla sua zona di campo, resta negli spogliatoi all'intervallo. (Dal 46' Cuadrado 6 - Non c'è un turno di riposo, per la copertina di Linus di Allegri. Sfiora il gol del pari, alza la qualità della squadra).
Dybala 6,5 - Se prendessimo il talento degli altri ventuno in campo e lo sommassimo, probabilmente non s'arriverebbe alla bellezza di un suo tocco. Nella continuità, s'accende a intermittenza ma illumina. Il palo gli dice di no, la testa di McKennie di sì. La Juve non può farne a meno.
Morata 4,5 - Alla prestazione incolore contro l'Inter ne fa seguire un'altra. Parte benino, anche se spesso in fuorigioco: sembra una serata di quelle buone, si perde strada facendo. (Dal 63' Kaio Jorge 6 - Bell'impatto, troppe volte in fuorigioco. Può rubare il posto al signore qui sopra).
Allegri 5 - Era da vincere, l'ha persa. Prima della tattica e delle scelte, questa Juve continua a non sembrare una squadra. Problemi profondi e radicati, che deve risolvere. Intanto, seconda sconfitta casalinga in questo campionato.
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