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TMW RADIO - Brambati: "Conte aspettò la Juve prima che prendessero Sarri"
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Ospiti: Paolo De Paola "Agnelli non ha voluto Conte e Paratici lo voleva fortemente" -
Massimo Brambati "Conte li ha fatti crescere mentalmente. Brutta botta l'infortunio di Kjaer" -
Maurizio Biscardi "Inzaghi ha dato più libertà ai giocatori" -
Maracanà con Marco Piccari e Eleonora Marini
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L'ex calciatore e procuratore Massimo Brambati a TMW Radio, durante Maracanà, ha parlato dei temi riguardanti la giornata di campionato.
Inter, altra dimostrazione di forza. Cosa c'è di nuovo in questa squadra di Inzaghi?
"Lukaku dava molta più profondità e faceva reparto da solo, Dzeko ha un altro modo di giocare. L'anno scorso l'Inter ancora non aveva vinto niente, quest'anno sono giocatori che hanno vinto, per questo giocano più liberi di testa. Darmian lo scorso anno era arrivato con una condizione atletica pessima, poi con il lavoro di Conte è rinato. Inzaghi non ha stravolto nulla, ha cambiato qualcosa viste le partenze. Perisic era già stato rimesso dentro da Conte. Mi ha detto poco tempo fa proprio Conte che dopo una vittoria dice ai suoi giocatori 'Voi avete assaporato il piacere del vincere? E allora dovete lavorare per riottenerlo'".
Conte era l'ideale per far ripartire la Juventus?
"Sai chi prendi in casa e per questo Agnelli non lo ha voluto. Hanno litigato, se n'è andato male, dicendosene di tutti i colori. Era un'amicizia grande quella tra i due, c'è stato un momento in cui Conte ha aspettato la telefonata della Juve, già prima che prendesse Sarri. Conte dà indicazioni precise anche di mercato. Lui a Zhang in conference call ha detto 'O prendi Lukaku o me ne vado', quindi sa esattamente cosa fare per la squadra".
Perché andò via Conte dalla Juventus?
"Lui alla Juve è andato via già a maggio, Agnelli lo ha convinto e gli ha chiesto chi voleva e ha detto che non voleva certe persone e ne voleva altre. Quando è tornato nulla era stato fatto di tutto questo. Non voleva più due giocatori e una persona all'interno del club. Doveva arrivare un giocatore che non è arrivato e gli hanno raccontato una bugia, ossia che non c'era mai stata una trattativa".
Inter, altra dimostrazione di forza. Cosa c'è di nuovo in questa squadra di Inzaghi?
"Lukaku dava molta più profondità e faceva reparto da solo, Dzeko ha un altro modo di giocare. L'anno scorso l'Inter ancora non aveva vinto niente, quest'anno sono giocatori che hanno vinto, per questo giocano più liberi di testa. Darmian lo scorso anno era arrivato con una condizione atletica pessima, poi con il lavoro di Conte è rinato. Inzaghi non ha stravolto nulla, ha cambiato qualcosa viste le partenze. Perisic era già stato rimesso dentro da Conte. Mi ha detto poco tempo fa proprio Conte che dopo una vittoria dice ai suoi giocatori 'Voi avete assaporato il piacere del vincere? E allora dovete lavorare per riottenerlo'".
Conte era l'ideale per far ripartire la Juventus?
"Sai chi prendi in casa e per questo Agnelli non lo ha voluto. Hanno litigato, se n'è andato male, dicendosene di tutti i colori. Era un'amicizia grande quella tra i due, c'è stato un momento in cui Conte ha aspettato la telefonata della Juve, già prima che prendesse Sarri. Conte dà indicazioni precise anche di mercato. Lui a Zhang in conference call ha detto 'O prendi Lukaku o me ne vado', quindi sa esattamente cosa fare per la squadra".
Perché andò via Conte dalla Juventus?
"Lui alla Juve è andato via già a maggio, Agnelli lo ha convinto e gli ha chiesto chi voleva e ha detto che non voleva certe persone e ne voleva altre. Quando è tornato nulla era stato fatto di tutto questo. Non voleva più due giocatori e una persona all'interno del club. Doveva arrivare un giocatore che non è arrivato e gli hanno raccontato una bugia, ossia che non c'era mai stata una trattativa".
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