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TMW RADIO - Vaciago: “Le scelte strategiche dell'entourage di Dybala hanno portato al divorzio"
Guido Vaciago, direttore di Tuttosport, è intervenuto a TMW Radio parlando dell’intervista all’ad della Juve Arrivabene pubblicata oggi. Di seguito le sue parole:
Sul marchio Juventus e sul progetto
“La squadra forte è quella che potrà portare a diffondere il marchio nel mondo. Resta poi il tema della sostenibilità che Arrivabene cita tante volte. Non può essere altrimenti, dietro c’è una famiglia che ha fatto due aumenti di capitale importanti negli ultimi anni. C’è però l’esigenza di camminare con le proprie gambe e quindi chiarisce come la famiglia Agnelli ci sarà sempre, ma allo stesso tempo la squadra non deve dipendere dalla generosità della proprietà”
Zaniolo e Milinkovic possono essere due obiettivi della Juventus?
“Con Arrivabene non abbiamo parlato di mercato per una sua richiesta. La mia impressione è che Milinkovic sia meno nei radar della Juve visto l’acquisto di Pogba. Si cerca un altro centrocampista, con caratteristiche diverse. Detto questo è un calciatore che piace da sempre alla Juve, ma bisogna capire se si aprirà una finestra con la Lazio”
Sul rapporto con i tifosi bianconeri
“La Juve guarda a un calcio diverso da quello che conosciamo. E’ un calcio del futuro che forse non capiamo, magari le parole di Arrivabene non sono una chiusura al tifo organizzato, ma sicuramente va ripensato rispetto al passato e non dovrà avere collusioni con la criminalità organizzata”
Su Dybala
“Credo alcune scelte strategiche dell’entourage di Dybala abbiano portato al divorzio con la Juve. Paulo poteva firmare un contratto da dieci milioni l’anno, ma probabilmente non lo ha fatto perché consigliato male e da lì in poi ci sono stati una serie di eventi che hanno portato all’addio. Nell’ottobre 2020 l’offerta della Juve era congrua al valore del giocatore che poi non ha fatto due ottime stagioni. Il fatto che oggi Dybala non abbia una squadra deve far riflettere, sa di non rientrare da marzo nei progetti della Juve”
Sul marchio Juventus e sul progetto
“La squadra forte è quella che potrà portare a diffondere il marchio nel mondo. Resta poi il tema della sostenibilità che Arrivabene cita tante volte. Non può essere altrimenti, dietro c’è una famiglia che ha fatto due aumenti di capitale importanti negli ultimi anni. C’è però l’esigenza di camminare con le proprie gambe e quindi chiarisce come la famiglia Agnelli ci sarà sempre, ma allo stesso tempo la squadra non deve dipendere dalla generosità della proprietà”
Zaniolo e Milinkovic possono essere due obiettivi della Juventus?
“Con Arrivabene non abbiamo parlato di mercato per una sua richiesta. La mia impressione è che Milinkovic sia meno nei radar della Juve visto l’acquisto di Pogba. Si cerca un altro centrocampista, con caratteristiche diverse. Detto questo è un calciatore che piace da sempre alla Juve, ma bisogna capire se si aprirà una finestra con la Lazio”
Sul rapporto con i tifosi bianconeri
“La Juve guarda a un calcio diverso da quello che conosciamo. E’ un calcio del futuro che forse non capiamo, magari le parole di Arrivabene non sono una chiusura al tifo organizzato, ma sicuramente va ripensato rispetto al passato e non dovrà avere collusioni con la criminalità organizzata”
Su Dybala
“Credo alcune scelte strategiche dell’entourage di Dybala abbiano portato al divorzio con la Juve. Paulo poteva firmare un contratto da dieci milioni l’anno, ma probabilmente non lo ha fatto perché consigliato male e da lì in poi ci sono stati una serie di eventi che hanno portato all’addio. Nell’ottobre 2020 l’offerta della Juve era congrua al valore del giocatore che poi non ha fatto due ottime stagioni. Il fatto che oggi Dybala non abbia una squadra deve far riflettere, sa di non rientrare da marzo nei progetti della Juve”
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