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Due sindacati citano la FIFA in tribunale per il Mondiale per Club: "Calendario sovraccarico"
La FIFA è stata citata davanti a un tribunale di Bruxelles dai sindacati dei calciatori professionisti di Inghilterra e Francia, rispettivamente chiamati PFA e UNFP. Secondo quanto riportato da un comunicato di quest'ultimo, il motivo della lamentale è il calendario, fissato unilateralmente dall'organismo mondiale, in particolare la nuova Coppa del Mondo per club che si disputerà 2025: "Riteniamo che queste decisioni violino i diritti che i giocatori e i loro sindacati derivano dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e che violino anche il diritto europeo della concorrenza". La FIFA era già stata minacciata di azioni legali da Fifpro e World Association of Football Leagues.
L'UNFP e PFA, con l'appoggio di Fifpro Europe, hanno chiesto al tribunale commerciale di Bruxelles di deferire il caso alla Corte di giustizia UE: "I giocatori ed i loro sindacati ribadiscono che l’attuale calendario calcistico è sovraccarico ed impraticabile. La FIFA ha perseguito unilateralmente un programma di espansione delle competizioni nonostante l’opposizione dei sindacati".
Maheta Molango, direttore generale della PFA, si è così espresso: "I giocatori più impegnati fanno ormai parte di un calendario infinito di partite e competizioni per il loro club e il loro paese, i cui limiti vengono costantemente spinti oltre". Per i sindacati la FIFA viola il diritto dei lavoratori europei a "negoziare collettivamente, attraverso i propri sindacati, le condizioni di lavoro e del loro diritto a condizioni di lavoro rispettose della salute".
L'UNFP e PFA, con l'appoggio di Fifpro Europe, hanno chiesto al tribunale commerciale di Bruxelles di deferire il caso alla Corte di giustizia UE: "I giocatori ed i loro sindacati ribadiscono che l’attuale calendario calcistico è sovraccarico ed impraticabile. La FIFA ha perseguito unilateralmente un programma di espansione delle competizioni nonostante l’opposizione dei sindacati".
Maheta Molango, direttore generale della PFA, si è così espresso: "I giocatori più impegnati fanno ormai parte di un calendario infinito di partite e competizioni per il loro club e il loro paese, i cui limiti vengono costantemente spinti oltre". Per i sindacati la FIFA viola il diritto dei lavoratori europei a "negoziare collettivamente, attraverso i propri sindacati, le condizioni di lavoro e del loro diritto a condizioni di lavoro rispettose della salute".
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