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Milan: il tempo di Fonseca e il “rischio” da correre. Napoli: il modulo Conte. Roma: rebus Dybala-Soulè. E il derby Juve-Inter per Jonathan David!
Ultima tornata delle nazionali, poi un bell’inchino alla sosta e si ritorna alle care vecchie abitudini (ciao pausa, ciao). Per carità, bellissima l’Italia contro la Francia e bene anche con Israele (finale a parte), però 15 giorni senza campionato sono una punizione troppo severa. Senza contare che quasi tutti fanno l’asta fantacalcistica a mercato chiuso, quindi proprio in concomitanza della sosta, la qual cosa significa dover attendere 15 giorni prima di schierare la formazione (ho preso Nico Paz, lo gradisco assai). In definitiva la sosta non può che trasformarsi in un inesorabile conto alla rovescia, per noi italiani medi ma pure medissimi. Ma forse anche un po’ per gli allenatori, tutti raccolti in preghiera, nella speranza che le nazionali restituiscano loro calciatori integri o quantomeno solo acciaccati.
Ecco, per esempio Inzaghi un po’ ha tremato quando ha visto Frattesi accasciarsi al suolo durante Italia-Francia, del resto il calendario dell’Inter sarà affatto semplice alla ripresa, con Monza, City e Milan (anche quello degli altri, per carità). Come si suol dire “ci sarà bisogno di tutti” e, infatti, a partire dalla ripresa vedremo anche le seconde linee (che seconde non sono, Frattesi in primis).
Per Marotta, Ausilio e Baccin saranno mesi caldi, anche in chiave mercato. Come dite? È appena finito? Non dimenticate che Taremi e Zielinski sono affari conclusi a novembre e così dovrà essere per i nuovi parametri zero presenti sul taccuino dei dirigenti in viale della Liberazione. Jonathan David, per esempio, piace assai, anche se alle spalle ha una fila chilometrica
(la quantità di direttori sportivi pronti ad accaparrarsi il giovanotto del Lille è notevole e, credete ammé, nessuno di questi attenderà gennaio per farsi sotto).
E andiamo sull’altra sponda del naviglio. Il buon Fonseca deve riconquistare la fiducia dei tifosi e dimostrare di avere in pugno il suo Milan, apparso tatticamente “smarrito” nelle prime tre uscite. Al momento l’entusiasmo non è alle stelle e lo testimoniano i dati relativi ai biglietti venduti per la sfida casalinga di Champions contro il Liverpool. Certamente anche il caro prezzi ha contribuito, ma l’anno scorso di questi tempi c’era tutt’altra atmosfera attorno alla squadra (e comunque alla fine lo stadio si riempirà). La proprietà americana deve entrare nell’ottica che “fare calcio”, in Italia, significa anche passare da scelte che contemplino un minimo rischio d’impresa (minimo, per carità). Viceversa, si rischierà sempre di avere conti splendenti ma tifosi incazzati.
Entusiasmo che, invece, è stato in grado di generare Thiago Motta a Torino, mettendosi a lavoro su una Juventus rivoluzionata da Giuntoli. Dopo la sosta i bianconeri lavoreranno sull’inserimento a tempo pieno di Koopmeiners e Douglas Luiz, quest’ultimo finora poco utilizzato rispetto alle aspettative iniziali.
Attenzione anche agli altri spifferoni di mercato, perché Jonathan David non piace solo all’Inter ed è probabile (anzi, probabilissimo) che i bianconeri abbiano già organizzato una legittima offensiva.
A proposito di centravanti, anche a Roma hanno il loro bel da fare. Daniele De Rossi ha la piena fiducia della proprietà e della piazza (e ci mancherebbe altro), ma deve trovare la formula magica per far coesistere Dybala e Soulé, obiettivo non semplice. Quanto a Dovbyk, capocannoniere della Liga nella passata stagione e ancora a zero gol… è solo questione di tempo, segnerà assai.
Gran chiusura con il Napoli di Conte, perché parlavamo di soluzioni tattiche e pare che il tecnico salentino stia preparando il sorpresone: dopo le prima partite giocate con il 3-4-2-1, il Napoli, si dice, potrebbe tornare ad adottare il 3-5-2, con Kvara in appoggio a Lukaku. È possibile che capiti solo nelle gare di cartello e, in ogni caso, il buon Neres avrà parecchio spazio. Tradotto: non tremate amici fantallenatori, voi che avete speso assai all’asta per il brasiliano, il ragazzo farà il suo in abbondanza (ma il vero crac sarà McTominay). Ps. Nessuno è in grado di far spendere grano al suo presidente come ci riesce Antonio Conte da Lecce, maestro.
E forza forza forza Totò Schillaci.
Ecco, per esempio Inzaghi un po’ ha tremato quando ha visto Frattesi accasciarsi al suolo durante Italia-Francia, del resto il calendario dell’Inter sarà affatto semplice alla ripresa, con Monza, City e Milan (anche quello degli altri, per carità). Come si suol dire “ci sarà bisogno di tutti” e, infatti, a partire dalla ripresa vedremo anche le seconde linee (che seconde non sono, Frattesi in primis).
Per Marotta, Ausilio e Baccin saranno mesi caldi, anche in chiave mercato. Come dite? È appena finito? Non dimenticate che Taremi e Zielinski sono affari conclusi a novembre e così dovrà essere per i nuovi parametri zero presenti sul taccuino dei dirigenti in viale della Liberazione. Jonathan David, per esempio, piace assai, anche se alle spalle ha una fila chilometrica
(la quantità di direttori sportivi pronti ad accaparrarsi il giovanotto del Lille è notevole e, credete ammé, nessuno di questi attenderà gennaio per farsi sotto).
E andiamo sull’altra sponda del naviglio. Il buon Fonseca deve riconquistare la fiducia dei tifosi e dimostrare di avere in pugno il suo Milan, apparso tatticamente “smarrito” nelle prime tre uscite. Al momento l’entusiasmo non è alle stelle e lo testimoniano i dati relativi ai biglietti venduti per la sfida casalinga di Champions contro il Liverpool. Certamente anche il caro prezzi ha contribuito, ma l’anno scorso di questi tempi c’era tutt’altra atmosfera attorno alla squadra (e comunque alla fine lo stadio si riempirà). La proprietà americana deve entrare nell’ottica che “fare calcio”, in Italia, significa anche passare da scelte che contemplino un minimo rischio d’impresa (minimo, per carità). Viceversa, si rischierà sempre di avere conti splendenti ma tifosi incazzati.
Entusiasmo che, invece, è stato in grado di generare Thiago Motta a Torino, mettendosi a lavoro su una Juventus rivoluzionata da Giuntoli. Dopo la sosta i bianconeri lavoreranno sull’inserimento a tempo pieno di Koopmeiners e Douglas Luiz, quest’ultimo finora poco utilizzato rispetto alle aspettative iniziali.
Attenzione anche agli altri spifferoni di mercato, perché Jonathan David non piace solo all’Inter ed è probabile (anzi, probabilissimo) che i bianconeri abbiano già organizzato una legittima offensiva.
A proposito di centravanti, anche a Roma hanno il loro bel da fare. Daniele De Rossi ha la piena fiducia della proprietà e della piazza (e ci mancherebbe altro), ma deve trovare la formula magica per far coesistere Dybala e Soulé, obiettivo non semplice. Quanto a Dovbyk, capocannoniere della Liga nella passata stagione e ancora a zero gol… è solo questione di tempo, segnerà assai.
Gran chiusura con il Napoli di Conte, perché parlavamo di soluzioni tattiche e pare che il tecnico salentino stia preparando il sorpresone: dopo le prima partite giocate con il 3-4-2-1, il Napoli, si dice, potrebbe tornare ad adottare il 3-5-2, con Kvara in appoggio a Lukaku. È possibile che capiti solo nelle gare di cartello e, in ogni caso, il buon Neres avrà parecchio spazio. Tradotto: non tremate amici fantallenatori, voi che avete speso assai all’asta per il brasiliano, il ragazzo farà il suo in abbondanza (ma il vero crac sarà McTominay). Ps. Nessuno è in grado di far spendere grano al suo presidente come ci riesce Antonio Conte da Lecce, maestro.
E forza forza forza Totò Schillaci.
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