
Conti: "FVS in C giusta scelta. Un domani potrà servire anche per il marketing"
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Nel corso della diretta mattutina di A Tutta C, il format di TMW Radio dedicato al mondo della Serie C, è intervenuto il Direttore Sportivo Fabio Massimo Conti. Subito in avvio di trasmissione, un commento alla grande novità della categoria, l'FVS, il supporto tecnologico per la terna arbitrale che ha già suscito polemiche, soprattutto in Carpi-Juve Next Gen: il difensore biancorosso Lombardi, rimediava il secondo giallo perché l'arbitro ravvisava un tocco di mano, ed ecco quindi che mister Stefano Cassani sfrutta con intelligenza un vuoto di regolamento. Non potendo richiedere la prova video per un doppio giallo, da regolamento, l'allenatore richiedeva l'intervento dell'FVS per un rosso diretto al proprio giocatore, situazione che ha obbligato l'arbitro ad andare al monitor; per altro rivedendo la propria decisione, perché il tocco di Lombardi era con il petto. Niente secondo giallo e niente espulsione.
"Una situazione che fa capire quanto l'allenatore avesse innanzitutto studiato bene quello che dice il regolamento - sostiene Conti -. Cassani ha utilizzato uno strumento per evitare che la propria squadra rimanesse in dieci, e la cosa che mi ha colpito maggiormente è stata la sua prontezza, il ragionamento che ha fatto in qualche secondo per far annullare il secondo giallo al proprio giocatore: a mio avviso non c'è niente di scandaloso perché, se il regolamento lo prevede, è giusto che l'allenatore faccia tutto il possibile per dare manforte ai suoi. Ciò ha portato comunque a una revisione del regolamento, e quindi non si potranno fare più interventi analoghi a quello di Cassani, che di fatto ha però messo in evidenza quello che poi si è rivelato un effettivo errore commesso dall'arbitro che è tornato sui suoi passi. Noi ne parliamo a bocce ferme, ma lui è stato reattivo nell'immediato e comunque si era anche accorto di quello che era successo e ha ragionato nel breve termine in maniera molto intelligente".
Una novità che forse richiama un po' la Kings League quella dell'FVS, ma accolta con entusiasmo dai club. Quale è il suo parere in merito?
"A mio avviso un supporto tecnologico che può limitare gli errori è sempre un aspetto positivo. Poi è chiaro che è una sperimentazione che viene attuata da pochissime ore, si può e si dovrà migliorare, ma ribadisco che tutto ciò che può ridurre il margine di errore è positivo. È una strumentazione che ricorda molto il challenge del tennis o la revisione video che avviene già da tanto tempo nell'NBA, anche per come viene richiamata col dito che viene girato in alto: ieri guardando le partite ho notato che tanti allenatori e tanti giocatori facevano lo stesso gesto che si vede fare dai cestisti negli Stati Uniti, ma al di là di questo io credo che comunque sia sarà uno strumento che alla lunga piacerà a tutti e che in futuro vedremo anche nelle categorie superiori oltre alla Serie C. Io lo vedo di buon occhio e immagino che poi negli anni, come avviene magari già in altri sport, potrebbe diventare anche uno strumento dove le varie leghe e le varie squadre possano costruirci degli aspetti di marketing. L'unica cosa è che in certe gare si è perso tanto tempo alla revisione, ci sono stati recuperi monster, e questo potrebbe essere l'unico problemino: però, come dicevamo, siamo in fase di sperimentazione, e nel tempo si potrà ridurre anche le tempistiche di review ed evitare che si giochino quasi dei tempi supplementari".
È comunque molto importante che la FIFA abbia scelto proprio la C per questo esperimento, unica categoria in movimento in un calcio italiano forse un po' fermo. Si parla di riforme, ma solo la C porta novità: ora l'FVS, prima le formazioni U23, il salary cap...
"Anche le cinque sostituzioni, se non ricordo male, fu la Serie C a sperimentarle. Abbiamo diversi esempi, ma la C italiana credo che sia un unicum a livello calcistico anche in Europa perché comunque ci passano e ci sono passate, piazze importantissime che hanno fatto la storia del calcio nostrano: chiaro quindi sia una categoria attenzionata molto anche all'estero, tanto che persino il mercato si è spostato su questa direzione. E la scelta fatta dalla FIFA testiamonia ampiamento questo concetto, che per me da lustro alla lega".
Andiamo ora al calcio giocato: decisamente rotondi i risultati di Vicenza e Catania, due formazioni che hanno l'obbligo di vincere.
"Quando ti chiami Catania, quando ti chiami Vicenza e mi sei in Serie C è normale che la pressione è talmente alta che sei quasi costretto a giocare ogni partita per vincere. Vicenza e Catania ieri si sono imposte rispettivamente con 5-0 e 6-0, ma al netto di questo sanno già che dovranno fare un campionato di vertice, anche se la storia della Serie C insegna che di scontato non c'è mai nulla: è un campionato molto difficile, molto tosto, le insidie sono sempre dietro l'angolo, e non solamente contro squadre che puntano magari a vincere, ma anche quando vai a giocare soprattutto fuori casa contro le neo promosse. Ogni gara poi fa storia a sé, forse come in nessun'altra categoria, ma questa è anche un po' la bellezza del campionato. Dove per altro viene promossa solo la prima di ogni girone, e solo un'altra mediante i playoff".
Lo dimostra quel Crotone di tre anni fa, dove eri Ds, al quale non bastarono oltre 80 punti per centrare la promozione.
"Tre stagioni fa fu davvero una grande annata, ma trovammo davanti a noi il Catanzaro di mister Vivarini, quindi ci dovemmo accontentare del secondo posto, venendo poi eliminati ai playoff dal Foggia. Ripeto, è il bello e brutto di questo campionato, sportivamente va accettato il risultato del campo e si va sempre avanti per cercare di migliorarsi, di migliorare il proprio lavoro, di migliorare la collaborazione con i tecnici e la scelta analitica dei giocatori".
Oltre Crotone, l'avventura alla SPAL della passata stagione: sappiamo tutti come poi Tacopina ha fatto finire un'epoca. Cosa si aspettando da imminente futuro?
"Ho avuto qualche contatto, era uscita anche la questione legata al Cosenza, e quel che è successo a Ferrara ormai lo considero già acqua passata, inutile stare a ripensare a una pagina che comunque è stata veramente brutta per tutti quanti, per tutte le persone che hanno lavorato alla SPAL e che si sono visti rifilare questa mazzata. Però questo lavoro ci obbliga ad andare avanti, a guardare avanti, riprendersi e andare in giro a testa alta perché sicuramente quello che dovevamo fare noi abbiamo fatto, anche se magari ci si aspettava una stagione migliore comunque alla fine siamo riusciti a portare la barca in porto salvandoci ai playout contro il Milan Futuro. Per quanto mi riguarda, adesso, sono molto attento a quelli che saranno gli sviluppi in Serie C per quanto concerne la nuova stagione, ho già visto diverse partite dal vivo, perché si deve sempre sul pezzo, bisogna farsi trovare pronti perché il calcio ormai viaggia a una velocità tale che l'aggiornamento costante, continuo, quotidiano è obbligatorio: non possiamo permetterci pause o momenti di distrazione per quanto riguarda l'aspetto professionale, bisogna stare sempre sul pezzo, bisogna aggiornarsi e bisogna studiare. E non solo a livello di campo, ma a esempio anche le lingue: con questa globalizzazione che c'è anche in Italia con tantissime proprietà straniere ormai non solamente in Serie A o in Serie B, si deve essere pronti a 360°".
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