
Il Bologna è come l'Atalanta: non può rifiutare più di 45 milioni per un calciatore
Il trasferimento di Dan Ndoye al Nottingham Forest rientra nella casistica normale di un club di media Serie A. Perché i rossoblù hanno accettato la proposta da 40 milioni - più 5 di bonus - per lo svizzero, facendo registrare una grande plusvalenza dopo averlo comprato a poco più di 10. La realtà è che un club di media caratura non può rifiutare certe offerte, perché poi servirebbe - affinché il giocatore non sia scontento - aumentare enormemente gli stipendi, alzando ulteriormente il rischio di impresa.
Insomma, Ndoye è una cessione dovuta. Come, forse, sarà quella di Lookman nei prossimi giorni. Una regola non scritta parla di uno stipendio annuale che si aggira intorno al 10% del trasferimento: insomma, per 45 milioni ne servirebbero 4,5 a stagione. Ndoye è stato convinto proprio così, con 5 milioni all'anno per andare al Nottingham Forest e non in un altro club.
Queste le parole dell'amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci, dopo l'addio dello svizzero. "Sicuramente perdere un giocatore importante non fa piacere a nessuno, né a lui né tantomeno a noi. Il Bologna fa fatica a comperare giocatori affermati e va dato atto ad Italiano per la valorizzazione di Ndoye. È suo il merito della crescita del gruppo, oltre che di chi ha scelto i giocatori in fase di mercato. Italiano è consapevole che alla fine miglioreremo la rosa. Le zone del campo dove agiremo rimangono circoscritte a noi. Non manca solo il sostituto di Dan, ma vanno coperti altri ruoli. Tuttavia non c’è fretta: abbiamo una rosa ampia e aver confermato gran parte di questa è un vantaggio che si sta vedendo anche da come stiamo affrontando le prime amichevoli”.
Altre notizie
Ultime dai canali








Primo piano