
Da Hellas-Juve a Napoli-Pisa, Rocchi ammette gli errori arbitrali del weekend
L’ultima puntata di Open Var dura ventuno minuti: lunga, ma densa. Perché Gianluca Rocchi, designatore della Can A e B che sarà molto più presente nella trasmissione in onda su Dazn, sa che il martedì arriva dopo un weekend da dimenticare. “È stata una giornata complicata”, ammette in apertura.
La gara sotto i riflettori, più di tutte, è Hellas Verona-Juventus. Rocchi lo dice chiaramente: il calcio di rigore assegnato agli scaligeri non era calcio di rigore. E Gift Orban meritava il rosso. Due errori che costeranno qualche turno di stop all’arbitro di campo Rapuano e soprattutto al varista Aureliano, nonostante la consueta diplomazia della classe arbitrale: “È come se fossi un allenatore e faccio sempre il paragone con i portieri, il ruolo più simile all’arbitro. Non sospendiamo nessuno, ma se ho dieci ragazzi più in forma farò scendere di categoria chi lo è meno o magari non lo schiero”. Nessuna sospensione, in sostanza, ma lo stop c’è. Oltre agli errori, c’è la gestione: a Rocchi non è piaciuto che dal Var, peraltro in maniera erronea, si sia fatto riferimento a un episodio controverso della scorsa stagione, in Udinese-Atalanta.
La partita del Bentegodi non è stata l’unica sfortunata. Il turno è stato chiuso da Napoli-Pisa, condizionata a sua volta da un’altra topica: ai toscani manca un rigore, anche in questo caso Rocchi lo dice chiaramente. Il mani di Leris non andava sanzionato, il successivo fallo di De Bruyne sull’algerino sì. Sono episodi che pesano? Lo racconterà il resto del campionato.
Tutte le dichiarazioni del designatore Rocchi.
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