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Camarda è un centravanti diverso. Migliora minuto dopo minuto, nella stessa partitaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 08:00Serie A
di Andrea Losapio

Camarda è un centravanti diverso. Migliora minuto dopo minuto, nella stessa partita

Forse, dopo più di quindici anni, abbiamo un centravanti che può essere il futuro della Nazionale. Con il rispetto dovuto ai Belotti, agli Immobile (che ha vinto un Europeo, ingiusto non ricordarlo), ai Pellè e a tutti gli altri. Sì, perché se Pio Esposito ha avuto una buonissima evoluzione nell'ultimo anno, segnando tantissimo in B e con la sensazione che anche all'Inter possa essere un fattore, dall'altro Francesco Camarda assomiglia davvero a qualcosa di differente. Ieri con l'Under 21 ha segnato con la personalità del veterano, cucchiaio su rigore, forse anche da sbruffone. Ma quando uno parla ogni volta di migliorarsi, di essere sempre al punto di partenza, vuol dire che non sono i soldi che lo muovono. Non è il guadagnare. È la voglia di lasciare un segno. Non è qualcosa da sottovalutare. Camarda è il più giovane, a 17 anni e 7 mesi, a segnare in Under 21. Un'altra prima volta dopo il gol in A. Certo, tutti possiamo paragonarlo a Yamal, ma sarebbe sbagliato. È un ruolo diverso. E Lionel Messi, del resto, all'età di Yamal era solamente una grandissima promessa, straordinario giocatore, ma non il migliore di tutti i tempi. Camarda ha un ruolo diverso, è un centravanti, per fare un confronto si può chiedere dove fosse Haaland. Oppure Lewandowski. È presto, ma la sensazione è che i miglioramenti dell'attaccante del Lecce siano istantanei. A patto di non volerlo continuamente criticare. Le parole di Camarda dopo Italia-Svezia 4-0. "Sono molto felice, tutto è un punto di partenza per allenarsi meglio, giorno per giorno. Sono contentissimo, primo per la prestazione che abbiamo fatto come squadra, siamo un bel gruppo e lo abbiamo dimostrato. Ci divertiamo, siamo un bel gruppo e lo dimostriamo. Il gol… Non sapevo che il ct non fosse un amante, mi è andata bene, sono rischi che un giocatore si prende. Io metto in campo quello che sono, istintivo, quello che mi viene al momento lo faccio senza problemi. Ibra non sarà contento? Mi dispiace (ride, ndr) ma sono contentissimo per la vittoria e per questo gol. Sono soddisfatto non tanto a livello personale, ma per la squadra. Si è visto un gruppo unito, anche se questa sera non ci sono stati molti ostacoli”.