
Zidane: "L'Avvocato mi chiamava alle 6. Allenatori? Io ho avuto i migliori, Lippi speciale"
Dal palco del Festival dello Sport di Trento, Zinedine Zidane ha raccontato il suo rapporto con l’avvocato Gianni Agnelli ai tempi della Juventus: “Tante cose. La cosa che mi ha impressionato è che quando facevo una bella partita, tornavamo alle 4 del mattino, lui mi chiamava alle 6 e parlandomi in francese mi faceva i complimenti. Sono quelle cose che facevano di lui un signore. Un personaggio importante per l'Italia. Per noi era anche un appassionato di calcio che ci stava vicino, si vedeva. In una discussione sul calcio sapeva perfettamente cosa diceva".
L'allenatore dal quale ha imparato di più?
"I migliori allenatori li ho avuti io. Ma Marcello (Lippi, n.d.r.) è stato davvero importante. All'inizio fu difficile per me. Mi hanno criticato, giustamente, era normale. Ma lui mi ha sempre detto: 'Tu rimani qua, farai carriera qua con noi'. Mi è stato dietro dandomi fiducia, non era facile per me arrivato dall'estero e con un inizio difficile. Piano piano ho preso confidenza. L'allenatore è la persona più importante per un calciatore. Così sono rimasto tranquillo. Poi se sei bravo qualcosa di bello viene fuori".
Ancelotti?
"Anche lui è stato importante, prima come allenatore e poi quando ho fatto il suo vice. Carlo è un amico. Lui è bravo perché sa ascoltare i giocatori. Per quello dico che tutti sono stati importanti per me, perché da ognuno ho preso qualcosa. Da Carlo ho preso questo, parlava con i giocatori e li ascoltava".
L’intervento integrale di Zidane.
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