Zidane e i suoi compagni: "Del Piero particolare, Ronaldo il più forte. Figo? Cose che si dicono"

Un cristallo delicato, un gioiello da proteggere. Così il gruppo della Juventus considerava Zinedine Zidane. Dal palco del Festival dello Sport di Trento, l’ex campione francese ha ricordato come Montero e Fonseca lo presero ‘in cura’: “Sì, era vero. Tornavamo da una trasferta una volta, alle tre-quattro del mattino. C'erano dei tifosi che in maniera normale contestavano. E ricordo che loro due erano lì a difendermi".
Quanto era forte Del Piero?
"Bravissimo, uno dei più forti che abbiate avuto in Italia. Ho avuto la fortuna di fare diversi anni con lui e con tanti altri. Come Padovano, Vieri, Boksic. Alex aveva qualcosa di particolare".
Il tovagliolo di Florentino Perez?
"Eravamo a Monaco ad una cena di Gala. C'era Florentino, con 30-40 persone. Mi fece passare questo tovagliolo con scritto se volessi andare al Real. Pensai: o vado ora, o resto alla Juve per sempre".
Al Real gente come Figo non le passava molto la palla?
"Queste sono cose che dicono, alla fine non è niente di importante. Può succedere in campo, lo capisco".
Enzo Francescoli era uno dei suoi idoli. Ma il più forte che ha incontrato in carriera?
"Dico sempre Ronaldo, il brasiliano. Ok quello che faceva in campo, ma in allenamento faceva davvero cose incredibili. Il vero calcio era quello. Quello che faceva il Fenomeno in campo era incredibile. Ti diceva: 'Ora ti faccio due tunnel'. E poi te li faceva. Tu non capivi come, ma te li faceva".
