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Barnaba sugli ex Lille: "Per David difficoltà normali. Zhegrova? Tra i più talentuosi mai visti"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 14:00Serie A
di Niccolò Righi
fonte da Milano, Ivan Cardia

Barnaba sugli ex Lille: "Per David difficoltà normali. Zhegrova? Tra i più talentuosi mai visti"

Alessandro Barnaba, fondatore del fondo Merlyn Advisors che nel 2020 ha rilevato il Lille, è intervenuto a margine del Football Business Forum organizzato dalla SDA Bocconi a Milano. Queste le sue dichiarazioni ai media, tra i quali TMW. Quali sono gli obiettivi del Lille dopo le cessioni importanti di Zhegrova, David e Chevalier? "Intanto è vero che abbiamo dovuto far andare via una serie di giocatori sicuramente importanti, ma la squadra che abbiamo adesso non necessariamente è meno forte della squadra che avevamo l'anno scorso. Il nostro è un modello dove comunque sia siamo una squadra di passaggio, dove cerchiamo di attirare giovani talenti forti sapendo che poi stiano uno, due, tre anni e poi devono andare via. Dobbiamo in continuazione continuare a cambiare quella che è la rosa, con l'eccezione di alcuni giocatori più avanti con l'età che rimangono più fissi. Quindi per noi è normale perdere una serie di giocatori, però penso che i giocatori con cui li abbiamo rimpiazzati siano altrettanto forti. Giroud ha deciso di tornare a giocare in Francia per chiudere la carriera, dei giovani che abbiamo preso come Fernandez Pardo, come Bouaddi che sta esplodendo, insomma abbiamo tanti talenti giovani che stanno venendo fuori e che hanno lo spazio per giocare". Si aspettava qualche problema di adattamento per David? "Jonathan lo conosco benissimo, abbiamo parlato mille volte con lui di un potenziale rinnovo. Alla fine non siamo riusciti a trovare un accordo, lui ha sempre voluto andare a giocare in quelli che lui reputava i grandi campionati e io sono d'accordo con lui. L'Italia sicuramente, lo dico anche da italiano, è un campionato ben più importante del campionato francese e lui ha sempre voluto andare o in Italia o in Inghilterra. Detto questo è ovvio che non è facile lasciare un campionato e spostarsi in un altro, non è facile soprattutto per un giocatore come Jonathan, che è un nove molto atipico. Quindi me lo aspettavo che avrebbe potuto avere delle difficoltà all'inizio. Detto questo è un giocatore che se uno guarda la distanza percorsa ogni partita, se uno guarda l'impegno che mette in fase difensiva e il lavoro che fa di supporto anche agli altri giocatori, è un giocatore eccezionale. Non è un numero nove tipico, non ha quindi quell'istinto per il gol che il numero nove deve avere". E' vero che fare calcio all'estero è più facile? "Secondo me farlo in Francia è più facile che farlo in Italia, specialmente in una piazza come Lille. In Italia c'è una pressione da parte dei tifosi che non esiste in quasi nessun altro posto del mondo. E questo crea ovviamente tutta una serie di difficoltà a gestire la squadra in una maniera perfettamente agnostica rispetto a quello che è l'ambiente". Cosa vi ha portato Giroud? "Per lui tornare in Francia è stata una cosa più semplice, soprattutto gli abbiamo dato l'opportunità a Lille, che poi è quello che lui cercava: una squadra dove poteva giocare da titolare e che compete per l'Europa League e in Francia per arrivare tra le prime quattro. Tanti di questi giocatori non giocano per i soldi, giocano per la passione di giocare e quindi ha preferito tornare a giocare ad alto livello, anche guadagnando meno, ma divertendosi e facendo quello che a lui piace". Tudor disse che Zhegrova ha 15 minuti nelle gambe: c'erano segnali che facessero pensare a questo quando era a Lille? "Zhegrova ha uno dei giocatori più talentuosi che io abbia visto ma ha avuto un infortunio importante che all'inizio è stato sottovalutato perché sembrava essere molto meno serio di quanto poi non sia stato. Si è dovuto operare e non è riuscito più a giocare nessuna partita fino alla fine del campionato. Edon è arrivato alla Juventus non giocando da otto mesi e senza ritmo. Soprattutto per un giocatore con le sue caratteristiche di velocità e rapidità ci vuole del tempo. Mi aspettavo che avrebbe potuto non ristabilirsi. Noi abbiamo Tiago Santos che si è operato e al rientro sta facendo fatica, purtroppo adesso i ritmi sono altissimi ed è normale che ci vogliano dei mesi per tornare al top della forma. Ma Edon resta un giocatore eccezionale e forse Spalletti riuscirà a gestire il suo estro. Se riuscirà sono convinto che farà molto bene in Italia".