La Juventus ha una rosa adatta per Spalletti? Cosa farà a gennaio (ma può farlo?) Comolli sul mercato? Chi rischia il taglio dal progetto? Tutti gli interrogativi sul nuovo corso bianconero
L'arrivo di Luciano Spalletti alla Juventus come erede di Igor Tudor ha già aperto molti scenari. Anche in ottica calciomercato. Le gare cotnro Cremonese e Sporting Lisbona hanno evidenziato lacune e necessità. Il tecnico di Certaldo adesso proverà a plasmare la rosa a sua disposizione che necessità di chiari ed evidenti miglioramenti. Ma la Juventus è davvero in grado di apportarne? Cosa potrà fare Damien Comolli insieme al suo staff in vista del prossimo gennaio?
Partiamo intanto da un'analisi della rosa. Spalletti è partito con la difesa a 3, in attesa della sosta, con la carta Teun Koopmeiners centrale difensivo come prima spallettata. Ma quando arriverà la sua Juve? Secondo il suo marchio di fabbrica tattico, potrà giocare sia col 4-3-3 che col 4-2-3-1. Certamente questo andrà a dar fiato agli "altri" centrali difensivi, ma Daniele Rugani, per fare un esempio, è strategicamente molto più affine a una difesa a tre, così come Lloyd Kelly e pure Juan Cabal. Pierre Kalulu sarà il terzino destro, una sorta di equilibratore che farà passare la difesa da tre a quattro come Antonio Rudiger ai tempi della Roma. Ma per il resto? Come terzino sinistro non c'è altra soluzione che Andrea Cambiaso, a meno di non voler giocare con l'ex Genoa sulla destra e Cabal a fare 'il Rudiger' sulla sinistra. Ma poco cambia, serve un'alternativa. Può esserlo Joao Mario? Per adesso la scelta mercato è stata bocciata. Tatticamente è un fludificante con poca propensione alla fase difensiva, storicamente sulla destra, Spalletti ha sempre optato per giocatori di maggior contenimento e capaci semmai di andare anche dentro al campo a differenza del portoghese.
Capitolo centrocampo, tutto ruota attorno a Manuel Locatelli. E' il regista o il frangiflutti che vuole davvero Spalletti? In Nazionale, la risposta era assolutamente contraria. Adesso? Difficile che il tecnico di Certaldo possa aver cambiato idea. Per adesso sta giocando, lo ha fatto in entrambe le sfide, ma è così anche nella squadra 'tipo' del tecnico. Farà di necessità, virtù? Oppure lo considererà prima alternativa (ma qui ci sarà poi anche da rivedere le gerarchie per il capitano!)? Khepren Thuram è senza dubbio da considerare un titolarissimo, sia come mezzala che come giocatore nei due. Potrebbe esserlo altrettanto Teun Koopmeiners, se deciderà di tornare a fare il Koopmeiners e non la sua comparsa. Queste prime uscite da centrale raccontano di un giocatore nuovo, ma resterà in quelle mattonelle? Altro dubbio. Avrà un ruolo anche Weston McKennie, che potrà agire da esterno sinistro sui generis o da mezzala nei tre. Poi l'attacco: sembrano non esserci dubbi sulla titolarità di Dusan Vlahovic con Jonathan David prima alternativa. Yildiz potrà giocare da trequartista puro o da esterno mancino 'alla Kvaratskhelia', per il ruolo di Politano sono già in due, ovvero Francisco Conceicao ed Edon Zhegrova, ben gradito a Spalletti.
Cosa serve dunque? Un difensore centrale, se le caratteristiche di quelli in rosa non combaciano (pare) con le idee spallettiane, o di un terzino destro alternativo. E un regista, se Locatelli non rientrerà a lungo andare nella filosofia di gioco di Spalletti. Chi rischia? Difficile da dire, probabilmente Joao Mario, da capire se Jonathan David strada facendo accetterà d'essere l'alternativa. Non Lois Openda che semmai potrà essere quella a Yildiz sull'esterno sinistro o anche il titolare, dobbiamo considerarlo 'salvo'. C'è bisogno di almeno due colpi, forse tre. Ma ci sono le risorse? La Juventus, dopo un'estate importante, dovrà vivere un inverno in autofinanziamento. Proverà a spalmare gli stipendi (come fatto con Rugani), proverà a trovare una soluzione con Vlahovic (un ultimo tentativo) e poi sarà nel caso costretta a valutare una cessione per investire. Già, ma chi?











