Le possibili avversarie dell’Italia: la Bosnia del Cigno di Sarajevo
Le punizioni di Pjanic non ci sono più, ma la Bosnia ed Erzegovina potrebbe ripetere l’exploit del 2014. Conosciamo una delle nazionali che l’Italia potrebbe pescare come avversaria nell’eventuale finale dei playoff di qualificazione ai Mondiali 2026 (il sorteggio è in programma domani).
La selezione di Sarajevo, inserita nel gruppo H delle qualificazioni europee, è riuscita nella mezza impresa di superare la Romania. E, nonostante la delusione finale, ha spaventato persino l’Austria che, pur da prima della classe, non è mai riuscita a batterla. L’eventuale accesso ai Mondiali non sarebbe il primo: nel 2014 la formazione bosniaca centrò la qualificazione, fermandosi alla fase a gironi.
Valore di mercato secondo Transfermarkt: 77,8 milioni di euro.
La stella è Edin Dzeko. E chi se non lui, finché non si ritira. Il cigno di Sarajevo - 5 gol in 7 partite nelle qualificazioni UEFA - è senza grossi dubbi il miglior calciatore bosniaco di tutti i tempi: in nazionale è primatista sia di presenze (146) che di reti (72). A Firenze non danza come sa, ma solo l’anno scorso al Fenerbahçe ha chiuso con 21 gol in 53 presenze stagionali.
Il talento è Tarik Muharemovic. Un altro che la Serie A conosce, o che sta iniziando a conoscere. Cresciuto nel settore giovanile della Juventus, il difensore centrale sta trovando grandissima continuità al Sassuolo, e forse a Torino qualcuno è pentito. Ora è sul taccuino di tutte le big, a partire dall’Inter.
Il ct è Sergej Barbarez. Da calciatore, lo straniero più presente di sempre in Bundesliga, di cui è stato anche capocannoniere. Uno che a Mostar, la sua città natale, ha già una strada che porta il proprio nome. Un’istituzione, nonostante una carriera da allenatore pressoché inesistente: smessi gli scarpini, ha trascorsi da dirigente, ma la sua prima esperienza è stata iniziata in nazionale, a partire dal 2024.
La formazione tipo (4-4-2): Vasilj; Dedic, Muharemovic, Katic, Malic; Memic, Sunjic, Tahirovic, Gigovic; Dzeko, Demirovic.
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