Le possibili avversarie dell’Italia: l'Albania dei tanti volti noti. Il colpo l'ha già fatto
Il suo colpaccio, l’Albania l’ha già fatto. La selezione di Tirana, grazie al suo percorso in un girone di qualificazione non proprio semplice, è una delle nazionali che l’Italia potrebbe pescare come avversaria nell’eventuale finale dei playoff di qualificazione ai Mondiali 2026 (il sorteggio è in programma domani).
L’Albania, infatti, ci è arrivata chiudendo al secondo posto il gruppo K: dietro all’Inghilterra, come da previsioni (otto vittorie e zero gol subiti), ma a sorpresa davanti alla Serbia, con un punto di vantaggio al termine delle ostilità. Inseguendo ora un sogno: l'aquila bicipite non ha mai volato sui Mondiali.
Valore di mercato secondo Transfermarkt: 88,2 milioni di euro.
La stella è Berat Djimsiti. Non ce ne voglia Asllani, peschiamo nella vecchia generazione: il centrale dell’Atalanta è il capitano della sua nazionale, in una difesa che può contare anche su altri volti noti della Serie A come Ismajli, Kumbulla e Hysaj.
Il talento è Armando Broja. Detto che, appunto, Asllani lo consideriamo già “arrivato”, dell’attaccante classe 2001 si dice un gran bene da anni. Al Burnley non sta giocando, i 10 gol in Eredivisie con il Vitesse nel 2020/2021 restano un lontano ricordo. Ma prima o poi esploderà.
Il ct è Sylvinho. A scuola da Roberto Mancini: l’ex difensore, che da calciatore ha vinto un po’ tutto comprese due Champions League con il Barcellona, ha iniziato il suo percorso in panchina come collaboratore tecnico dell’italiano all’Inter. Poi ha spiccato il volo, tra alti e bassi: sia al Lione sia al Corinthians è finita con un esonero. Nel 2023 la chiamata dalla federazione albanese, portata agli Europei per la seconda volta nella sua storia.
La formazione tipo (4-3-3): Strakosha; Hysaj, Ajeti, Djimsiti, Mitaj; Laci, Asllani, Shehu; Broja, Manaj, Uzuni.













