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Lazio, da fuori rosa a “incedibile” e decisivo: l’ottobrata di Toma BasicTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 06:30Serie A
di Lorenzo Beccarisi

Lazio, da fuori rosa a “incedibile” e decisivo: l’ottobrata di Toma Basic

Un’ottobrata romana che sa di seconda carriera per Toma Basic, che in un mese è riuscito a prendersi la Lazio come non aveva fatto in oltre quattro anni. L’emergenza gli ha offerto una grande occasione e il centrocampista croato ha risposto presente, a cominciare da Genoa-Lazio di fine settembre che ha restituito a Basic il campo di gioco e le partite ufficiali che gli mancavano da quasi un anno e mezzo. Un po’ come la “seconda estate” che si vive a Roma nel mese di ottobre, in 30 giorni Basic non solo è tornato a giocare, ma lo ha fatto prendendosi la scena. Assist col Torino per il momentaneo 2-1 di Cancellieri, prestazione di sostanza a Bergamo e poi il gol di ieri che mancava addirittura da maggio 2023. Un digiuno durato quasi due anni e mezzo che però è stato interrotto con un gol pesantissimo che di fatto lancia la stagione della Lazio. Serviva una scossa ai biancocelesti, un acuto in un big match che mancava da troppo tempo. L’ultima big battuta era l’Atalanta a inizio aprile, all’Olimpico un successo contro una grande in Serie A mancava addirittura dal 30 marzo 2024, la prima di Igor Tudor sulla panchina biancoceleste. Dal Tudor laziale al Tudor traballante in bianconero, passando per un Sarri che finalmente inizia a vedere una classifica decente e ottiene risposte dalla sua squadra. Lazio, non solo Basic. Con la Juve si è visto il vero Isaksen “Isaksen ha margini di crescita enormi dopo una malattia debilitante. Sta trovando continuità negli allenamenti e in partita tra nazionale e Bergamo, ha potenzialità. Non è un giocatore da un gol ogni dieci partite, può fare molto di più e lo aspettiamo”. Lo aveva detto nella conferenza stampa pre-partita Maurizio Sarri e il campo ha subito dato le risposte giuste. Non avrà fatto gol, ma Isaksen ieri è stato una spina nel fianco per la difesa bianconera. Tre dribbling, due passaggi chiave e soprattutto otto falli subiti a testimonianza dell’enorme fatica che ha fatto la Juventus a fermare le sue iniziative. È mancato solo il gol, sfiorato nel secondo tempo con un’azione devastante che ha mandato in confusione Kostic e rischiato di far crollare l’Olimpico. È la risposta che Sarri voleva dal danese dopo l’infortunio di Cancellieri, che come Castellanos e Tavares non rientrerà prima della sosta di novembre. Discorso simile per Rovella e Dele-Bashiru, che hanno però tempi di recupero ancora variabili e potrebbe sperare di rientrare prima.