Tre ko di fila per la Juventus di Tudor. A Thiago Motta ne sono bastati due per l'esonero
"Che passi indietro? I passi si fanno solo in avanti, amico mio", ha risposto con un tono tra il nervoso e il combattivo Igor Tudor dopo la terza sconfitta di fila della Juventus. Sul campo della Lazio è maturato un nuovo ko, l'allenatore dei bianconeri non si è detto preoccupato del suo futuro e potrebbe anche essere così, visto e considerato che nel pre-partita dell'Olimpico gli era stata ribadita la fiducia della dirigenza tramite Modesto. Questa però, non sarà infinita.
Anche perché i numeri della Juventus sono decisamente preoccupanti. Tra Serie A e Champions League, i bianconeri mancano all'appuntamento con il successo da otto partite, dal lontano 13 settembre quando l'inatteso tentativo dalla lunga distanza di Adzic ha regalato un goduto successo last minute contro l'odiata Inter, senza però che i protagonisti si potessero immaginare che sarebbe stato l'ultimo per un bel po' di tempo a quella parte.
E non è solo il digiuno dai successi, perché anche a livello di produzione offensiva la Juventus si sta rivelando nulla. Quattro le partite consecutive in cui la Vecchia Signora è andata in bianco, senza il nero ad accompagnarla: Lazio, Como, Real Madrid e Milan. Numeri che non trovano nessun precedente neppure in una stagione complicata come la scorsa: nelle 42 partite con Thiago Motta, la Juve mai aveva avuto digiuni da successo più lunghi di quattro partite. E al massimo sono arrivate due sconfitte consecutive. Due volte, la seconda delle quali è valsa l'esonero.











