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Juve, ora Comolli dovrà scegliere il suo primo allenatore. E non può sbagliareTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 15:08Serie A
di Ivan Cardia

Juve, ora Comolli dovrà scegliere il suo primo allenatore. E non può sbagliare

Igor Tudor se lo era ritrovato in panchina e, tra i suoi primi atti da direttore generale della Juventus, lo aveva comunque confermato. Chissà con quanta fiducia, ma tutto sommato il tecnico croato era arrivato da traghettatore e sarebbe potuto rimanere tale, se a giugno scorso Damien Comolli non avesse fatto altre valutazioni. Annunciato l’esonero, ora al dirigente bianconero - da tempo impegnato nella ricerca di un direttore sportivo che affianchi lui e François Modesto - toccherà scegliere il nuovo tecnico. E non sarà un passaggio banale. Il primo allenatore di Comolli. Non proprio semplicissimo, in corso d’opera. Ma si torna lì: il futuro ad della Juventus si è complicato un po’ le cose da solo. Anche se subentrante, il prossimo allenatore bianconero non sarà uno qualunque: gli allenatori definiscono anche le carriere dei dirigenti. Il primo strike non incide - basti pensare al duo Marotta-Paratici con Delneri -, ma il secondo diventa già fondamentale. Non inganni la tempistica: a novembre, la Juve è ancora pienamente in corsa per tutti gli obiettivi. Chi arriverà non avrà la possibilità di “costruire” l’annata come si fa con il precampionato, ma di fatto avrà davanti a sé una stagione pressoché intera. E sarà giudicato in base a quella. Non può sbagliare. Quanto a Comolli, il suo primo approccio con il mondo bianconero è stato finora, così così. Alla base dei numeri di questa squadra che proprio non gira non può certo esserci il solo Tudor. Lo stesso allenatore ha criticato in passato il mercato - invidiando quello di Fabregas - perché non rispondente ai suoi desideri. A Comolli, in compenso, la Juve si è affidata quasi in toto. E però negli ultimi anni il club bianconero non è stato solo divoratore di tecnici, ma anche di dirigenti: emblematico il caso di Cristiano Giuntoli, arrivato per tracciare un nuovo progetto e costretto a vederselo smontato alle prime avvisaglie di difficoltà. La Juve, che non vince lo scudetto da cinque stagioni e molto probabilmente allungherà la serie a sei, ha fretta di tornare in vetta. Forse pure troppa.