Juve, da Exor altri 30 milioni per il prossimo aumento di capitale. Elkann: "Non vendiamo"
La gestione della Juventus negli ultimi 8 anni lascia veramente perplessi e in parte spiega come sia possibile che si sia arrivati a una situazione come quella odierna. Gli ultimi bilanci parlano di un utile di 4 milioni nel 2015-2016, salito a 43 nell'anno successivo, per poi scendere vertiginosamente passando da -19 a -40, -93, -227, -239, -124 e, quando al timone c'è stato John Elkann e non più Andrea Agnelli, -199 e -58. I ricavi, al netto del player trading, sono sempre stati simili da 10 anni a questa parte: 341 milioni di euro, 412, 402, 464, 401, 438, 403, 438, 360, e 420.
A "salvare" i bianconeri sono state le ricapitalizzazioni: 300 milioni di euro nel 2019, 400 nel 2021, altri 200 sempre nel 2021 e ne è prevista un'altra per un massimo di 110 per il 2026. Exor è l'assoluta e indiscussa protagonista: ha versato 191 milioni nel 2019, 255 nel 2021, altri 127 nel 2021 e già 30 in anticipo per quello in programma per anno prossimo.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, nonostante siano stati dunque bruciati 999 milioni di euro in 8 anni, dall'entourage di Jhon Elkann continua a filtrare un chiaro messaggio: "Continuiamo a rafforzare la Juve in campo e fuori, come abbiamo fatto negli ultimi 102 anni. E non vendiamo".
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