Marocchino: "Tudor ha fatto il massimo, ora uno esperto. Yildiz? Talento un po' naif"
Domenico Marocchino ha un passato di 4 anni nella Juventus e si è espresso a Il Messaggero sull'esonero di Igor Tudor, difendendo il suo operato: "Era nell'aria, ma ha fatto il massimo. L'assortimento della rosa è la componente più importante. Puoi avere ottimi giocatori, ma se tra di loro non si completano, la squadra non gira". Per lui adesso il tecnico deve essere uno esperto, quindi Spalletti o Mancini. Inoltre uno dei problemi è stato il poco coinvolgimento di figure come quella di Chiellini, che dovrebbe stare più accanto alla squadra.
Marocchino prosegue: "Ci sono troppi numeri e poca umanità. I cicli finiscono, per riaprirli serve tempo e una visione chiara. Per farlo è fondamentale scovare i talenti prima degli altri. Poi Rabiot non lo avrei lasciato andare e nemmeno Chiesa. Se uno segna poco nel calcio moderno non è da big, ma non si valuta tutto il resto. E lo stesso errore è stato fatto con Allegri".
Due battute pure su Kenan Yildiz, che non considera un direttore d'orchestra, ma solo un talento perché, a suo dire, è troppo individualista: "Ancora è un po' naif". Infine ha detto la sua sull'esonero di Thiago Motta lo scorso anno: "Se uno staff capisce che qualcosa non va, può provare a correggere il tiro e curarsi da solo. Nel calcio la soluzione più facile è sempre quella di cambiare allenatore. Come pulire solo l'ingresso di casa, lascando tutte le altre stanze in disordine".
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