Non è una Serie A per bomber. Juve, Milan & Co: nessun "9" ai piani alti della classifica marcatori
Non è una Serie A per bomber. Almeno, guardando i primi posti della classifica di coloro che fino a questo momento del campionato stanno segnando con una certa regolarità. Se da una parte, infatti, i cinque gol messi a segno da Riccardo Orsolini fanno da copertina all'ottimo avvio di stagione del Bologna, dall'altra appare evidente come trovare un esterno (d'attacco, ma pur sempre un esterno) al primo posto della graduatoria dei marcatori rappresenti una stortura.
Se restiamo infatti sul podio, vediamo come anche al secondo e terzo posto manchino i classici numeri "9". Pulisic, De Bruyne e Nico Paz dopo otto giornate di campionato occupano infatti le posizioni a ridosso del primo posto con quattro reti segnate.
Dove sono i numeri nove? Per trovare i primi attaccanti di ruolo, del resto, bisogna scendere ancora. A quota tre gol messi a segno, infatti, troviamo finalmente i primi centravanti: il trio dell'Inter formato da Bonny, Thuram e Lautaro, Davis dell'Udinese e Simeone del Torino. Affiancati, sempre a tre marcature, dai vari Leao, Cancellieri, Calhanoglu, Soule e Anguissa.
All'appello, nelle primissime posizioni, mancano dunque grandi prime firme del gol. Qualche nome? L'attaccante della Nazionale Moise Kean, fermo a due così come quello del Napoli Hojlund. Il Milan attende ancora il primo centro di Santiago Gimenez, la Roma aspetta ancora segnali da Dovbyk (uno finora) e Ferguson. Krstovic - chiamato assieme a Scamacca a sostituire Retegui nell'Atalanta - è a quota due. Immobile deve fare ancora i conti con l'infortunio, Castellanos idem nella Lazio. E la Juventus? Nel caos degli attaccanti che - fra le altre cose - ha pesato anche sul rendimento fino a questo momento della squadra (con il conseguente esonero di Tudor), il capocannoniere in Serie A in questa stagione porta sempre il nome di Dusan Vlahovic: 2 reti, una in più di Jonathan David...
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