Juve, dilemma Kulusevski: così c’è il rischio di sprecarne il talento
TANTI RUOLI, POCO SVILUPPO - Quella di Dejan Kulusevski è stata una stagione altalenante fra picchi di talento purissimo gettati sul rettangolo verde, ma anche momenti di crisi in cui le qualità tecniche del ragazzo sembravano perse come accade nel film Space Jam con protagonista Michael Jordan. Guardare gli errori, più recenti ed evidenti, contro Lazio e Torino che sono costati alla Juve due gol e, nell’ultima uscita, anche punti importantissimi in chiave classifica.
La cifra (44 milioni di euro) spesa dalla Juventus nel gennaio 2019 per accaparrarsi il talento dello svedese ha senza dubbio avuto un peso non da poco sui giudizi arrivati attorno alla sua figura. Lo sbaglio che Madama non può permettersi di commettere è quello di gettare al vento le capacità dell’ex Parma e Atalanta. Alla prima annata in una grande squadra come quella bianconera, la seconda in generale per lui tra i professionisti, le difficoltà possono essere all’ordine del giorno. Ancor di più in un contesto tecnico-tattico confusionale e in una stagione in cui il ragazzo classe 2000 è stato impiegato in più zone del campo, spesso e volentieri per tappare i buchi di una rosa costruita, oggettivamente, con poco criterio e dettata perlopiù da esigenze economiche. Anche per questo motivo lo sviluppo delle caratteristiche, lavoro non di poco conto ma doveroso, di Kulusevski è stato altamente limitato andando a inficiare così sulla crescita del ragazzo. E la Juventus non può proprio concedersi la libertà di sprecare un talento, e un investimento, come quello del ragazzo svedese.