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Juve: l'addio di Ronaldo e la scelta su Pirlo. Inter: l'incontro Conte-Zhang, l'alternativa e... il buonsenso. Milan: l'esempio di Pioli e Maldini (ma Donnarumma...). Allenatori: le balle su De Zerbi, il rispetto per GattusoTUTTO mercato WEB
martedì 25 maggio 2021, 08:00Editoriale
di Fabrizio Biasin

Juve: l'addio di Ronaldo e la scelta su Pirlo. Inter: l'incontro Conte-Zhang, l'alternativa e... il buonsenso. Milan: l'esempio di Pioli e Maldini (ma Donnarumma...). Allenatori: le balle su De Zerbi, il rispetto per Gattuso

È finito il campionato, è già molto. Ora inizia la stagione delle puttanate, quest’anno più che mai. Non c’è grano, lo sapete, il calcio è virtualmente fallito, sapete anche questo, ma lo spettacolo deve andare avanti e quindi faremo finta di credere ad affari multimilionari e boiate varie.

 

Prima un po’ di cose a caso: saluti, appunti, questioni di fine campionato.

 

Palacio lascia il Bologna. Onore a lui. E sapete perché si merita gli onori? Perché è un professionista come pochi, nonché autore della tripletta “più vecchia della serie A”. Rodrigo, ad avercene.

 

De Zerbi va in Ucraina. Molti lo trattano come un pirla, un poveretto, uno che va nel quarto mondo. E non si rendono conto di quel che dicono. Finire allo Shakhtar Donetsk, uno dei club più solidi d’Europa, a fare la Champions e con la possibilità di portare avanti la propria idea di calcio, è un lusso per pochi. Sicuramente, De Zerbi, se l’è meritato.

 

Pirlo ha chiuso benissimo. Con una Coppa Italia. Con la qualificazione alla Champions. Molti si domandano: “Deve restare?”. La risposta è semplice: dipende dall’alternativa. Se i sostituti si chiamano Zidane o Gasperini (ma per il primo serve il grano e il secondo ha un contrattone) ha molto senso, se invece si tratta di prenderne “uno che non sia Pirlo” allora no. In generale la gestione pirlesca ci è parsa comunque confusionaria: troppe formazioni diverse, troppa “irregolarità”. Pirlo si è conquistato un futuro da tecnico e per come si erano messe le cose è già molto, ma iniziare con una stagione così non era l’ideale. La sensazione? Non verrà confermato.

 

Ronaldo lascerà la Juve? Il post pubblicato ieri ci fa propendere per il "sì", ma bisogna capire se qualcuno "ci casca". Capiamoci, il portoghese è fortissimo e il suo dovere in bianconero lo ha fatto eccome; è la Juve che con Ronaldo non ha raggiunto i risultati sperati. I bianconeri devono ripartire dal concetto di “squadra”, quella che abbiamo visto contro il Bologna, per dire: quadrata, logica, meno dipendente dal singolo. Prima ci riusciranno, meglio sarà. La sensazione? Se Ronaldo andrà via, a Torino tireranno un sospiro di sollievo.

 

Gattuso ha toppato il match point, non si può far finta di niente. Il suo Napoli contro il Verona è parso terrorizzato, troppo ingessato, impreparato. Questo non significa che l'ormai ex tecnico si meritasse un congedo via Twitter. Il Napoli ha mancato la qualificazione per tanti motivi, il più importante è legato all'incapacità del patron di mantenere i nervi saldi nei momenti complicati. Arriverà Conceicao? Pare di sì. È bravo? Certamente. Basterà per ottenere risultati? No, è necessario che il proprietario del club metta il suo ego in secondo piano rispetto al club. Praticamente un'utopia.


Di Pioli che è stato bravo avete letto e stra-letto ogni (meritatissima) cosa. Sapete anche come la pensa il sottoscritto. Francamente, preferiamo parlare di altro. I rossoneri - Pioli, Maldini, ma anche tutto il gruppo squadra - sono stati esemplari dal punto di vista della comunicazione: nessuna polemica, pochissime scuse, zero atteggiamenti tipici del nostro calcio. Anche la forma ha la sua importanza: complimenti vivissimi.

E complimenti a Kessie, giocatore straordinario: 50 presenze su 53 e la capacità di giocare ogni "fase" a un livello stratosferico. Dominante (e da rinnovare immediatamente).

Donnarumma, invece, probabilmente lascerà i rossoneri. La cosa più grottesca è che lo farà non per un problema personale, ma per le commissioni imposte dal suo procuratore. Una roba senza senso.

E l'Inter? L'incontro tra Conte e proprietà che doveva andare in scena settimana scorsa (giovedì, rimandato per il famoso finanziamento), quindi ieri, è slittato ancora. "Ci vuole tempo" fanno sapere dal club. Non si deve far finta di niente, la situazione è complessa: tutti vorrebbero proseguire con questo progetto (l'allenatore, il suo staff, la dirigenza), ma bisogna passare dal comandamento di chi gestisce il club: bisogna tagliare i costi. Come si possono conciliare due posizioni così lontane? Solo e soltanto con la mano sapiente di Giuseppe Marotta, chiamato a realizzare un piccolo “miracolo di diplomazia”. Le possibilità che possa riuscirci esistono, ma tocca capire quanto margine lascerà la famiglia Zhang. Ecco, nella malaugurata ipotesi che Conte dovesse andarsene (occhio al Tottenham), potrebbe rispuntare il vecchio pallino di Marotta, ovvero Max Allegri. Ma è inutile andare troppo avanti, la speranza di tutti è che utilizzando tanto buonsenso si possa trovare l'incastro giusto.

 
Ecco infine la Top 11 relativa al campionato appena terminato e compilata dal qui presente minchione. Certamente non sarete d'accordo su quasi nulla, del resto le Top 11 sono fatte per essere massacrate.

(4-3-2-1)  Donnarumma

Hakimi DeVrij DeLigt Gosens

        De Paul Kessie Barella

                Muriel Ronaldo

                        Lukaku

Ne ho dimenticati solo 7 o 8.

Ps. Potete mandarmi serenamente affanculo utilizzando l'account Twitter @Fbiasin. Non lasciatevi scappare l'occasione!