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Dalla scelta dell'Italia al Pallone d'Oro, fino al rigore fallito. Jorginho a 360° dopo l'EuropeoTUTTO mercato WEB
© foto di Uefa/Image Sport
mercoledì 14 luglio 2021, 00:53I fatti del giorno
di Lorenzo Di Benedetto

Dalla scelta dell'Italia al Pallone d'Oro, fino al rigore fallito. Jorginho a 360° dopo l'Europeo

Tante parole di Jorginho dopo la vittoria dell'Europeo con la maglia della Nazionale italiana, con il centrocampista, tra i migliori a Euro 2020, che ha parlato a 360° affrontando vari argomenti. Dal rigore fallito in finale, sul quale ha scherzato, al sogno chiamato Pallone d'Oro, con la scelta di dire no al Brasile e sì all'Italia che farà parlare molto: "Ho anche giocato nell'U21 per l'Italia. Non appena mi è arrivata la chiamata, ho accettato subito. Onestamente vedevo la nazionale brasiliana come qualcosa di lontano. Sono cresciuto in Italia (nelle giovanili del Verona, ndr) e l'Italia mi ha aperto delle porte. Insomma, onestamente non ci ho pensato due volte. Dopo l'Under 21, avevo giocato con la Nazionale maggiore azzurra solo amichevoli. A novembre 2017 arrivò la convocazione per lo 'spareggio' mondiale con la Svezia ma in quel periodo mi aveva cercato anche il Brasile. Edu Gaspar, ex coordinatore della nazionale verdeoro, mi aveva detto: 'Jorge, stiamo pensando di chiamarti, ma non posso garantire nulla. So che è difficile, parla con la tua famiglia'. E tutto si è complicato. Era il mio sogno d'infanzia giocare col Brasile. Ma sentivo che l'Italia aveva bisogno di aiuto, si giocava quella partita fondamentale con la Svezia. E quando ho avuto bisogno di aiuto, l'Italia mi ha aiutato, mi ha abbracciato e mi ha aperto le porte. Non mi sentivo a mio agio a voltarle le spalle. Il mio cuore ha detto 'No, l'Italia ha bisogno di te'. Quindi ho fatto quella scelta e sinceramente ne sono molto contento".

Queste le parole sul Pallone d'Oro: "Viviamo per i sogni. Ma sarò abbastanza onesto: dipende dai criteri che portano ad assegnarlo. Se parliamo di talento, sono consapevole di non essere il migliore al mondo. Se invece si sceglie in base ai titoli, beh, nessuno ha vinto più di me in questa stagione. Come mi confronterò con Messi, Cristiano Ronaldo o Neymar? Loro hanno caratteristiche completamente diverse dalle mie, ma ripeto, dipende dai criteri".


Infine il rigore fallito contro l'Inghilterra in finale: "Era tutto organizzato. Sapevo che Donnarumma l'avrebbe parato (ride, ndr). Io do sempre tutto quello che ho per la squadra, ma purtroppo a volte non basta. Ho finito per sbagliare il rigore, e in quel momento mi è caduto il mondo addosso, perché volevo regalare la vittoria all'Italia. Per fortuna abbiamo questo fenomeno in porta (Donnarumma, ndr) che mi ha salvato".