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Ronaldo: "Non potevo gettare la spugna. Se il Portogallo mi considera una risorsa, ci sono"
Cristiano Ronaldo ha inaugurato l'era Roberto Martinez in conferenza stampa. Ecco le parole del fuoriclasse portoghese: "Il mio ruolo in Nazionale, negli ultimi 10-15 anni, è sempre stato lo stesso. Se mi vogliono, ci sarò sempre. La mia motivazione è intatta, anno dopo anno, è come se fosse la prima volta. Amo giocare con la Nazionale. Sono passati vent'anni ed essere qui non è facile, sono molto felice. Se la nazionale mi considera una risorsa, farò sempre del mio meglio per portare il Portogallo ai massimi livelli, insieme ai miei compagni. Questa è casa mia e mi sento molto a mio agio".
Avventura in Arabia: "Mi sento davvero bene. Se non fosse così, non sarei qui. Sono in un campionato molto competitivo, si dovrebbe guardare al campionato saudita in modo diverso. Ovviamente non è come la Premier League, mentirei se lo dicessi, ma è competitivo. Mi ha sorpreso in positivo. Ci sono buone squadre, è equilibrato, i giocatori arabi sono bravi, gli stranieri danno qualità. Forse sarà, entro 5 o 6 anni, il 4° o 5° campionato più competitivo del mondo".
Pensieri di addio: "Non mentirò. Nella nostra vita dobbiamo mettere tutto in discussione. Abbiamo pensato, riflettuto, io e la mia famiglia, ma poi siamo giunti alla conclusione che, nonostante le difficoltà, non potevamo gettare la spugna. Sono riuscito a vedere la situazione da diverse angolazioni. Ho imparato molto. Sono felice di essere tornato. Il mister ha dimostrato di contare su di me. Ho sempre voluto giocare. Come sapete, ha parlato con tutti e anche con me. E sono riuscito a capire che ho ancora molto da dare alla Nazionale. Lo sento, lo voglio e il mio desiderio è portare il Portogallo ai massimi livelli. Darò sempre il mio contributo quando hanno bisogno di me".
Avventura in Arabia: "Mi sento davvero bene. Se non fosse così, non sarei qui. Sono in un campionato molto competitivo, si dovrebbe guardare al campionato saudita in modo diverso. Ovviamente non è come la Premier League, mentirei se lo dicessi, ma è competitivo. Mi ha sorpreso in positivo. Ci sono buone squadre, è equilibrato, i giocatori arabi sono bravi, gli stranieri danno qualità. Forse sarà, entro 5 o 6 anni, il 4° o 5° campionato più competitivo del mondo".
Pensieri di addio: "Non mentirò. Nella nostra vita dobbiamo mettere tutto in discussione. Abbiamo pensato, riflettuto, io e la mia famiglia, ma poi siamo giunti alla conclusione che, nonostante le difficoltà, non potevamo gettare la spugna. Sono riuscito a vedere la situazione da diverse angolazioni. Ho imparato molto. Sono felice di essere tornato. Il mister ha dimostrato di contare su di me. Ho sempre voluto giocare. Come sapete, ha parlato con tutti e anche con me. E sono riuscito a capire che ho ancora molto da dare alla Nazionale. Lo sento, lo voglio e il mio desiderio è portare il Portogallo ai massimi livelli. Darò sempre il mio contributo quando hanno bisogno di me".
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