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Leonetti a Bianconeranews.it: "Molti chiedono la riforma della giustizia sportiva (ma paga solo la Juve)"TUTTO mercato WEB
venerdì 26 maggio 2023, 07:38Altre Notizie
di Redazione TMW
fonte B I A N C O N E R A N E W S . I T

Leonetti a Bianconeranews.it: "Molti chiedono la riforma della giustizia sportiva (ma paga solo la Juve)"

La Juve paga con la sentenza dei -10 punti. A poche ore dal verdetto sulle plusvalenze (non normate e lecite), improvvisamente alcuni interpreti importanti del calcio italiano si destano dal torpore ed escono allo scoperto: dirigenti, allenatori del nostro campionato spendono parole al rosolio nei confronti della Juventus. Quanta ipocrisia tutta insieme, quante frasi di comodo troppo facili da pronunciare adesso, peccato che nei 6 mesi precedenti, quando è scattata la gogna della procura federale e mediatica, nessuno, e ripeto nessuno, si sia lontanamente azzardato a mettere in discussione, nemmeno minimamente, il sistema di una giustizia sportiva improponibile, che fatica ad essere credibile da decenni. Ora il diktat sembra uno e uno solo da parte di tutti: riformare la giustizia sportiva. Le parole di personaggi influenti come Lotito, Mourinho, Marotta, Carnevali, e presto ne arriveranno altri, paiono sancire un assioma molto ben specificato, ovvero il caso Juventus può diventare una fulgida opportunità per una riforma basilare del codice di giustizia sportiva. Poi se paga e pagherà solo la società della Continassa, pare non importare proprio a nessuno, anzi fa comodo così.

Idee farraginose al momento, nessun abbrivio deciso con scadenze fissate, solo pensieri a ruota libera sposati anche dalla politica scesa in campo, con dichiarazioni tutte da soppesare e magari rendere operative al più presto. Intanto la Juve paga, solo la Juve, e a tutti va bene così. Molto diplomatiche le dichiarazioni del Ministro dello Sport Abodi che, come primo esponente del falansterio dedicato allo sport e anche al calcio, dovrebbe premere il piede sull’acceleratore e battersi in prima persona; una posizione cerchiobottista, la sua, che non ha dato, almeno sino ad oggi, nessun impulso ad una necessaria, quanto doverosa, rivoluzione attesa da decenni. Più forti, significative e decisamente volte al sovvertimento dello status quo, le parole del Ministro dell’Economia Giorgetti che, senza mezzi termini, ha attaccato frontalmente il sistema giudiziario sportivo, auspicandone un cambiamento, si spera immediato. Mentre, al solito, Gravina dorme sonni tranquilli, rilasciando dichiarazioni che si sconfessano una con l’altra di volta in volta, perchè in fondo questo è il suo Palazzo. Giorgetti però non basta, serve una presa di coscienza da parte di tutto il mondo calcistico e soprattutto dei club, perché una reale, rigorosa, e totale tabula rasa della giustizia sportiva dipende, anzitutto da loro. Sono i club a doversi far carico di un serissimo problema che, oggi, ha toccato la Juventus, ma un domani potrebbe intaccare le certezze e la sicumera di altre squadre. Ma come sappiamo, purtroppo, in Italia vige la vecchia filosofia del “se non tocca a me se la vedranno gli altri”. Un principio di una povertà d’animo difficilmente commisurabile, in un sistema che dovrebbe ragionare, ad ampio respiro, per il bene comune.


E mentre la Juventus paga e pagherà, l’augurio migliore è che un mondo pusillanime come quello del calcio, tragga spunto dalle parole durissime del ministro Giorgetti e scopra finalmente il coraggio di agire, al fine di tutelare un movimento pallonaro tricolore, che perde sempre più quota in credibilità e competitività internazionale, nonostante la Lega vaneggi di una Serie A sempre più vicina ai paperoni della Premier. Tutto ciò accade mentre investitori stranieri guardano, con sospetto e insicure aspettative, al nostro calcio che è in grado di stravolgere e falsare un campionato in corso, con sentenze applicate durante lo svolgimento della competizione stessa. In un perverso gioco del ti do i punti, poi te li tolgo, poi te li riaffibbio in maniera afflittiva, distorcendo il regolare svolgimento di un’intera stagione di Serie A e falsando ampie porzioni della classifica finale. La chiosa è semplice come le asserzioni del Ministro Giorgetti:” Giustizia sportiva? È evidente che il sistema concepito negli anni '60 o '70, non può più funzionare. Non è possibile che i giudici sportivi vengano eletti insieme a chi vince nelle federazioni, i presidenti poi si nominano i giudici federali. La cosa più antipatica è che i tifosi oggi tifino per il giudice sportivo. Siamo a livelli paradossali". Amen. Che rivoluzione sia senza indugi e altre perdite di tempo: Riformate la Giustizia Sportiva! Tanto la Juve sta pagando e pagherà.