
Gravina: "Scommesse? Il calcio è ritenuto colpevole. Tuttavia noi puniamo, la giustizia italiana no"
"Nel mondo dello sport sono fondamentali le questioni morali. Parliamo sempre di valori, cerchiamo di testimoniare ai giovani quanto sia fondamentale l’immagine, coltivare sì la passione ma nel rispetto dei grandi valori dello sport". Lo ha detto il presidente della Federazione italiana gioco calcio, Gabriele Gravina, a Tv2000 ospite del programma Soul. "Abbiamo rifiutato la proposta in maniera convinta, pur coscienti della grande possibilità di successo di quell’abbinamento insieme all’Egitto: Egitto, Arabia Saudita e Italia. Lo abbiamo fatto – ha continuato Gravina a Tv2000 – per ragioni di problemi internazionali, legate al caso Regeni, e per la non condivisione di alcuni valori.
Non si può far finta di nulla sempre".
Il caso scommesse. "Il mondo del calcio è ritenuto colpevole, non so di che cosa, dato che per la legge italiana le scommesse sono lecite. Tuttavia noi puniamo, la giustizia italiana no. Si esce attraverso un processo di formazione, e soprattutto serve il dialogo tra chi spinge non a fare pubblicità al gioco, ma a fare proposte commerciali, che invitano a scommettere. Io parlerei di una piaga sociale vera e propria che ha colpito anche il mondo del calcio", ha aggiunto il numero uno della FIGC.
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