Cristiano Ronaldo? Mourinho lo conosce bene… Basta con le critiche ad Allegri!

Ok, lo ammetto: un pochino ci godo a vedere Cristiano Ronaldo avere tutte queste difficoltà nella “sua” Manchester… Il suo addio alla Juventus, frettoloso e dispettoso, mi aveva infastidito molto la scorsa estate. Dopo tre anni di coccole, mi aspettavo più rispetto e un minimo di gratitudine nei confronti della Juventus e non uno scalcinato “Grazzie”. A distanza di sei mesi circa, credo proprio che il portoghese stia maledicendo il giorno in cui ha chiesto al suo agente (il potente Jorge Mendes) di lasciare Torino per tornare alla sua amata Manchester… L’arrivo di Ralf Rangnick ha rovinato i piani di CR7. Il 63enne allenatore teutonico non si sta dimostrando tanto accomodante. Vorrebbe trasformare Cristiano Ronaldo in un José Altafini moderno, ovvero in un giocatore che entra a partita in corsa (quando gli altri non sono più al top della forma fisica) e fa la differenza. Soluzione che, ovviamente, non piace al portoghese, abituato a giocare tutte le partite da titolare inamovibile e insostituibile. Per uno che si arrabbia se viene sostituito a cinque minuti dalla fine, dopo magari aver fatto doppietta, è impensabile l’idea di essere una riserva di lusso… E quindi? Quindi addio certo a fine stagione (e anche in maniera brusca) e futuro altrove… Ma dove? Beh, se l’obiettivo è continuare a guadagnare cifre astronomiche, MLS e PSG sembrano le uniche soluzioni (sempre che a Parigi siano propensi a concedergli una maglia da titolare, considerato che Messi non può andare in panchina). Se, invece, il desiderio è restare competitivo, perché non tornare a calcare i campi di Serie A? Ci sarebbe una città che potrebbe impazzire all’idea di avere Cristiano Ronaldo in rosa. Quale? Roma, sponda giallorossa… Mourinho conosce benissimo pregi e difetti del portoghese.
Basterebbe poco per trovare un’intesa tra i due. Ecco, economicamente dovrebbe decurtarsi buona parte dello stipendio… Lo farà? Nessuno può prevederlo…
Dubbi sul futuro di Cristiano Ronaldo, basta dubbi sull’operato di Max Allegri. Nonostante il filotto di risultati utili (quarta posizione consolidata, finale di Coppa Italia vicina, quarti di finale di Champions League possibili), l’allenatore bianconero continua ad essere abbondantemente criticato. Il suo “non gioco” da fastidio a tutti i sostenitori dell’hashtag #allegriout. Onestamente non capisco il perché di questo accanimento nei confronti del condottiero della Vecchia Signora. Vero, la Juventus non esprime un gioco scintillante ma, se non sbaglio, nel calcio conta vincere, soprattutto alla Juventus, no? E, il buon Max Allegri, sta facendo quello per cui è stato preso in estate: vincere in qualsiasi modo possibile. Aggiungo: lo sta facendo con una rosa che ha limiti evidenti a livello di qualità (soprattutto a centrocampo) e con tantissimi giocatori importanti ai box (dieci assenti nell’ultima uscita con lo Spezia). Basta con le critiche ad Allegri… La strada del “bel gioco” è già stata sperimentata recentemente dalla Juventus con risultati modesti (stagione con Maurizio Sarri in cabina di regia). Personalmente io sto con Max…
