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Anche noi avremmo tanto bisogno di un Yamal…

Anche noi avremmo tanto bisogno di un Yamal…TUTTO mercato WEB
Oggi alle 06:00L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

Da quanto tempo l’Italia non ha per le mani un fuoriclasse assoluto? Sembra una domanda banale ma non lo è affatto… Probabilmente, gli ultimi due top player azzurri sono stati Totti e Del Piero. Ci sono stati diversi potenziali campioni ma, alla fine, si sono persi per strada (Balotelli, esempio lampante). Ci manca, dannatamente, un Roby Baggio… Mentre noi ci arrovelliamo la testa sul perché non riusciamo più a “produrre” campionissimi, negli altri Paesi ne sfornano parecchi o, almeno, ci provano… La Spagna, da questo punto di vista, è sempre stata piuttosto fortunata. Si è goduta il meglio delle carriere di Messi e Cristiano Ronaldo e, ora, ha per le mani un’autentica gemma come Yamal. C’è chi dice che si sta esagerando con il baby fenomeno del Barcellona. Beh, personalmente sono dell’idea che, se non si monterà la testa, il ragazzo dominerà la scena calcistica a lungo. In fin dei conti, parliamo di un predestinato che già in tenerissima età aveva numeri eccezionali. Ricorda molto la parabola di Messi, no?
Ecco, a noi servirebbe tanto uno come Yamal. Mi chiedo: da noi avrebbe la possibilità di giocare (e sbagliare) come al Barcellona? Inoltre, c’è un club italiano che approccia il gioco del calcio come il Barça? Yamal è perfetto per il modo di fare calcio della squadra di Flick. Chissà, forse da noi avrebbe avuto molte più difficoltà a mettersi in luce…
Congetture, ciò che davvero fa male è pensare che Liga, Premier League, Ligue 1 (solo il PSG) e anche la Bundes possono contare su prospetti di caratura internazionale mentre, da noi, si contano sulle dite i giovanissimi che potrebbero diventare campionissimi. Basta pensare a chi sono, al momento, i migliori giocatori della Serie A.

Lautaro Martinez ha 27 anni, McTominay ne ha uno in più… Leao è del 1999 ma continua ad essere altalenante, così come Yildiz, forse il vero, unico, giovanissimo con potenziale da fenomeno.
E gli italiani? Bravi, alcuni bravissimi. Eppure, anche a voler essere ottimisti, non si intravedono talenti purissimi. A dirla tutta, il miglior azzurro dei nostri tempi è un portiere, si chiama Donnarumma e non gioca neppure in Italia. Insomma, sembra proprio che l’Italia sia diventata allergica ai giocatori di pura fantasia. Forse è colpa del nostro esasperato tatticismo o del nostro credo calcistico… Resta il fatto che, a casa nostra, è più complicato potersi esprimere liberamente, lasciandosi andare completamente al proprio talento. Dopo due dribbling sbagliati, il tifoso italiano tende a far notare la sua frustrazione. Siamo fatti così o, forse, lo siamo diventati nel corso degli ultimi anni. A me, personalmente, non mi infastidiva vedere Roby Baggio sbagliare anche cinque giocate di fila perché sapevo che, prima o poi, mi avrebbe regalato una magia. Esattamente quello che fa Yamal…

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