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Pol Garcia: "Difficile l'ultimo anno a Trento. Latina? C'è stato un contatto in estate"
tmwradio
Ospite: Pol Garcia
A TUTTA C con Luca Bargellini e Luca Calamai
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Pol Garcia, difensore spagnolo svincolatosi lo scorso 30 giugno dopo un biennio nelle fila del Trento, ha parlato della sua avventura in gialloblù, del suo presente e di tanti altri temi legati al mondo della Serie C attraverso i microfoni di TMW Radio all'interno della trasmissione 'A Tutta C':
In questo momento è ancora alla ricerca di una squadra, mentre lo scorso biennio lo hai vissuto a Trento. Che momento stai vivendo?
“L’ultima e stata un’annata particolare. A Trento mi sono sempre trovato bene, ma da Gennaio in poi per scelte societarie non ho vissuto dei mesi semplici. Proprio a Gennaio avevo trovato una soluzione last minute a Potenza, ma per diversi problemi che non mi piace raccontare non è stato trovato l’accordo e il trasferimento è saltato. Sono poi stato messo fuori rosa, il mio ricorso non e stato accettato e così sono stato messo ai margini. A tratti sono stato reintegrato, ma senza essere veramente utilizzato. In questo momento sto aspettando che venga fuori una società che abbia fiducia in me”.
Cosa l'ha colpita, finora, di questo inizio di Serie C?
“Tante società che magari hanno fatto un grande mercato si stanno trovando in difficoltà, che però penso sia normale quando si cambia tanto. C’è tanta competitività, come nel Girone C dove ci sono squadre molto forti. Verrà fuori un bel campionato”.
Secondo lei si sta alzando il livello tecnico in Serie C?
“Si sta alzando soprattutto il livello agonistico, con tanti giovani si aumenta il livello di intensità”.
In carriera hai vestito anche le maglie di Vicenza, Latina e Crotone. Come le sta vedendo?
“Come calciatore avrei voluto avere la stabilità di rimanere in una società, ma la carriera la si può controllare fino ad un certo punto. Sono tre bellissime realtà in cui sono stato benissimo; forse a Latina un po’ meno perché era l’anno del fallimento, ma a livello di squadra e di città mi sono trovato benissimo. A Crotone la promozione in Serie A è statoa fantastica, i tifosi ci trattavano benissimo. Ora c’è una bella società dietro. Il Latina mi aveva cercato a Gennaio e quest’estate, ma alla fine per diverse ragioni non si è trovato l’accordo. Per il Vicenza io abito proprio a Vicenza e mia moglie è vicentina. È la squadra più forte del girone, ma un po’ per gli infortuni e per esigenza hanno cambiato parecchi giocatori. Pian piano però penso che verrà fuori”.
La Juventus Next Gen è da anni una realtà della Serie C. Lei vieni dalla Spagna, pensi si possa fare un confronto tra il progetto seconde squadre in Spagna e in Italia?
“Ci sono alcune differenze, perché in Spagna non c’è un limite d’età massimo per le seconde squadre. Lì al massimo è una scelta della società schierare i giovani. Sempre in Spagna poi le seconde squadre possono retrocedere, basta che non si trovino nella categoria delle prime squadre. È una bella maniera per far crescere i giocatori giovani. Le altre società piccole è ovvio che in Italia dicano che le seconde squadre tolgono il posto ad altri club, per questo in Spagna possono retrocedere. Sarebbe stato bello comunque avere la possibilità di giocare nella Next Gen quando ero giovane alla Juventus; all’epoca feci cinque prestiti”.
In questo momento è ancora alla ricerca di una squadra, mentre lo scorso biennio lo hai vissuto a Trento. Che momento stai vivendo?
“L’ultima e stata un’annata particolare. A Trento mi sono sempre trovato bene, ma da Gennaio in poi per scelte societarie non ho vissuto dei mesi semplici. Proprio a Gennaio avevo trovato una soluzione last minute a Potenza, ma per diversi problemi che non mi piace raccontare non è stato trovato l’accordo e il trasferimento è saltato. Sono poi stato messo fuori rosa, il mio ricorso non e stato accettato e così sono stato messo ai margini. A tratti sono stato reintegrato, ma senza essere veramente utilizzato. In questo momento sto aspettando che venga fuori una società che abbia fiducia in me”.
Cosa l'ha colpita, finora, di questo inizio di Serie C?
“Tante società che magari hanno fatto un grande mercato si stanno trovando in difficoltà, che però penso sia normale quando si cambia tanto. C’è tanta competitività, come nel Girone C dove ci sono squadre molto forti. Verrà fuori un bel campionato”.
Secondo lei si sta alzando il livello tecnico in Serie C?
“Si sta alzando soprattutto il livello agonistico, con tanti giovani si aumenta il livello di intensità”.
In carriera hai vestito anche le maglie di Vicenza, Latina e Crotone. Come le sta vedendo?
“Come calciatore avrei voluto avere la stabilità di rimanere in una società, ma la carriera la si può controllare fino ad un certo punto. Sono tre bellissime realtà in cui sono stato benissimo; forse a Latina un po’ meno perché era l’anno del fallimento, ma a livello di squadra e di città mi sono trovato benissimo. A Crotone la promozione in Serie A è statoa fantastica, i tifosi ci trattavano benissimo. Ora c’è una bella società dietro. Il Latina mi aveva cercato a Gennaio e quest’estate, ma alla fine per diverse ragioni non si è trovato l’accordo. Per il Vicenza io abito proprio a Vicenza e mia moglie è vicentina. È la squadra più forte del girone, ma un po’ per gli infortuni e per esigenza hanno cambiato parecchi giocatori. Pian piano però penso che verrà fuori”.
La Juventus Next Gen è da anni una realtà della Serie C. Lei vieni dalla Spagna, pensi si possa fare un confronto tra il progetto seconde squadre in Spagna e in Italia?
“Ci sono alcune differenze, perché in Spagna non c’è un limite d’età massimo per le seconde squadre. Lì al massimo è una scelta della società schierare i giovani. Sempre in Spagna poi le seconde squadre possono retrocedere, basta che non si trovino nella categoria delle prime squadre. È una bella maniera per far crescere i giocatori giovani. Le altre società piccole è ovvio che in Italia dicano che le seconde squadre tolgono il posto ad altri club, per questo in Spagna possono retrocedere. Sarebbe stato bello comunque avere la possibilità di giocare nella Next Gen quando ero giovane alla Juventus; all’epoca feci cinque prestiti”.
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