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Cittadino: "Lasciati per strada dei punti: ma voglio portare il Bisceglie alla salvezza"
Lunga esperienza in C con le maglie di Feralpisalò, Alessandria e Mantova, campionati a vincere in Serie D con Latina e Foggia; poi l’approdo al Bisceglie, e la battaglie con le unghie e con i denti per il mantenimento della categoria.
Andrea Cittadino non si tira indietro, e dopo un lieve infortunio (leggera elongazione all’adduttore) è pronto a tornare in campo per il rush finale, come ha confermato ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com.
Il rientro si avvicina: come stai?
“Io sto bene, mi sono allenato tanto con il preparato per non perdere la condizione fisica, ho svolto lavoro atletico e di forza, oggi sono rientrato in gruppo giocando la partitella come jolly delle due squadre per riprendere confidenza con il pallone. Sono anche carico mentalmente”.
Un nuovo inizio anche per il Bisceglie: torna Bucaro. Come avete vissuto questo cambio?
“Conosciamo il mister e sappiamo cosa vuole e pretende da noi: come avviene ogni volta che c’è un cambio in panchina, la scossa si sente, perché tutti hanno maggior voglia di rimettersi in gioco per conquistare una maglia da titolare. E’ chiaro, comunque, che da calciatori dobbiamo riflettere su tutti questi ribaltoni, e prenderci le proprie responsabilità: quando le cose non vanno paga sempre il mister, ma le colpe sono anche di chi scende in campo. Io poi, da vicecapitano, mi sento ancora più responsabile”.
Però il tuo score parla di sette gol e sei assist…
“Del mio percorso personale sono contento, a livello realizzativo speravo e volevo fare qualcosa di importante, ma non mi aspettavo questi numeri. Però il calcio è uno sport di squadra, e io voglio rientrare quanto prima per fare e dare di più e aiutare il collettivo a raggiungere la salvezza”.
La classifica effettivamente non vi premia: cosa poteva andare diversamente?
“La classifica può anche essere in linea con gli obiettivi, siamo partiti per salvarci, anche attraverso eventuali playout: ovviamente se la salvezza arrivasse diretta sarebbe meglio, ma anche con gli spareggi andrebbe bene. Comunque mancano quattro gare al termine, dobbiamo ricaricarci e ripartire. A inizio stagione avremmo dovuto forse alzare l’asticella caratteriale e di attenzione, ma per il calcio espresso avremmo anche potuto avere qualche punto in più”.
Quattro gare al termine: cosa deve e cosa non deve fare il Bisceglie?
“Sono da evitare cali di concentrazione, ci giochiamo quattro finali quindi dovremmo essere attenti, senza eccessive pressioni che magari portano poi all’opposto. Servono fame e determinazione, quelle sono caratteristiche essenziali”.
Andrea Cittadino non si tira indietro, e dopo un lieve infortunio (leggera elongazione all’adduttore) è pronto a tornare in campo per il rush finale, come ha confermato ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com.
Il rientro si avvicina: come stai?
“Io sto bene, mi sono allenato tanto con il preparato per non perdere la condizione fisica, ho svolto lavoro atletico e di forza, oggi sono rientrato in gruppo giocando la partitella come jolly delle due squadre per riprendere confidenza con il pallone. Sono anche carico mentalmente”.
Un nuovo inizio anche per il Bisceglie: torna Bucaro. Come avete vissuto questo cambio?
“Conosciamo il mister e sappiamo cosa vuole e pretende da noi: come avviene ogni volta che c’è un cambio in panchina, la scossa si sente, perché tutti hanno maggior voglia di rimettersi in gioco per conquistare una maglia da titolare. E’ chiaro, comunque, che da calciatori dobbiamo riflettere su tutti questi ribaltoni, e prenderci le proprie responsabilità: quando le cose non vanno paga sempre il mister, ma le colpe sono anche di chi scende in campo. Io poi, da vicecapitano, mi sento ancora più responsabile”.
Però il tuo score parla di sette gol e sei assist…
“Del mio percorso personale sono contento, a livello realizzativo speravo e volevo fare qualcosa di importante, ma non mi aspettavo questi numeri. Però il calcio è uno sport di squadra, e io voglio rientrare quanto prima per fare e dare di più e aiutare il collettivo a raggiungere la salvezza”.
La classifica effettivamente non vi premia: cosa poteva andare diversamente?
“La classifica può anche essere in linea con gli obiettivi, siamo partiti per salvarci, anche attraverso eventuali playout: ovviamente se la salvezza arrivasse diretta sarebbe meglio, ma anche con gli spareggi andrebbe bene. Comunque mancano quattro gare al termine, dobbiamo ricaricarci e ripartire. A inizio stagione avremmo dovuto forse alzare l’asticella caratteriale e di attenzione, ma per il calcio espresso avremmo anche potuto avere qualche punto in più”.
Quattro gare al termine: cosa deve e cosa non deve fare il Bisceglie?
“Sono da evitare cali di concentrazione, ci giochiamo quattro finali quindi dovremmo essere attenti, senza eccessive pressioni che magari portano poi all’opposto. Servono fame e determinazione, quelle sono caratteristiche essenziali”.
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