Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / lazio / News
Bruges - Lazio, il doppio ex Okon: "Opportunità grande per i belgi. Non vanno sottovalutati"
mercoledì 28 ottobre 2020, 11:00News
di Valerio De Benedetti
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Lalaziosiamonoi.it

Bruges - Lazio, il doppio ex Okon: "Opportunità grande per i belgi. Non vanno sottovalutati"

Mancano ormai poche ore all'attesa sfida di Champions League fra Bruges e Lazio. Per parlarne, ai microfoni di voetbalnieuws.be, è intervenuto il doppio ex Paul Okon: "La Lazio non scenderà in campo con la formazione più forte, hanno tante assenze, questa è una grande opportunità per il Bruges. Deve affrontare la partita come contro lo Zenit. Deve giocare la sua gara e non guardare troppo l'avversario. In Champions League tutti possono battere tutti e non ci sono squadre deboli. In Italia vedono ancora il Bruges come l'avversario più debole, ma se il Bruges vince stasera ha grandi possibilità di passare il turno".



Poi prosegue: "Ho visto la Lazio all'opera più volte in questa stagione e dalla ripartenza non hanno più fatto così bene come la scorsa annata. Mi ha sorpreso che la Lazio sia riuscita a vincere contro il Dortmund. Arrivai alla Lazio in un periodo pazzo (ride). C'erano grandi giocatori come Nedved, Boksic, Mancini, Nesta, Signori… Era un po 'come i Galacticos del Real Madrid. In quel periodo la Lazio vinse la Coppa delle Coppe e il titolo l'anno successivo. Il miglior giocatore? Accidenti, difficile. Alessandro Nesta è stato eccezionale. Aveva 20-21 anni, ma era un po 'come Vincent Kompany all'Anderlecht. Con le sue qualità e il suo aspetto si distingueva già in giovane età. Poi c'era Roberto Mancini, che era alla fine della sua carriera. Non correva più tanto quanto gli altri, ma quello che ha mostrato, quello è stato puro divertimento", conclude l'australiano.