Che ne sarà di Sarri? Ha ancora due anni di contratto, al netto dei contrasti con Tare

Maurizio Sarri sta probabilmente vivendo il periodo migliore da quando è alla guida della Lazio. Secondo posto con cinquantadue punti, Napoli troppo lontano per essere raggiunto ma un comodo più cinque sulla Roma, dopo averla battuta sia all'andata che al ritorno. Le cose difficilmente potrebbero andare meglio di così, anche se c'è la possibilità di un rimpianto europeo, fra Europa League e Conference, abbandonate entrambe prematuramente, forse per privilegiare il campionato.

Risultati e media punti
Vicino alla media dei due punti a partita, Sarri è stato bravo soprattutto a blindare la Lazio. Ha preso solamente tre gol in più della miglior difesa, quella del Napoli dominatore, mentre l'Inter ne ha presi dodici in più, così come il Milan diciassette, quasi il doppio. Grazie a una retroguardia granitica stanno anche arrivando i risultati, come quello nel derby: due volte vinto per 1-0.

Scadenza contrattuale e prospettive future
Avendo firmato per quattro anni, andrà probabilmente in scadenza al 30 giugno del 2025. Lotito non cambia mai l'allenatore, a meno che non sia costretto, come successo con Simone Inzaghi. Quindi difficilmente ci sarà un addio, anzi, la possibilità che rimanga è davvero molto alta. Al netto dei contrasti avuti con il direttore sportivo della Lazio, Igli Tare. Ieri Sarri ha detto di volere giocatore italiani, che li chiede sempre. Potrebbe essere (l'ennesima) frecciata verso i piani alti.